Non è ancora una bella situazione, nonostante come al solito gli addetti ai lavori diano, con enorme superficialità, l'Udinese già salva. Restano ancora infatti sei partite, con Carpi e Frosinone che non sembrano mai dome e il solo Palermo in preda ad un'apparente confusione. Inoltre la rosa friulana scarsa era e tale rimane, non è che De Canio abbia una bacchetta magica, la partita di domenica scorsa con i doriani lo ha confermato. Scarsissima la qualità a centrocampo, pochi ricambi in difesa e mancanza di cattiveria sottoporta. Queste le carenze denotate cronicamente dai friulani negli ultimi tre anni (guarda caso la crisi coincide con l'arrivo del DS Cristiano Giaretta...) Quindi, dopo la sconfitta di Genova in casa della Sampdoria, la partita di oggi con il Chievo dovrà essere giocata al massimo delle possibilità. I clivensi infatti sono stati costruiti molto bene dal DS Luca Nember e dal presidente Campedelli, hanno un'identità ben consolidata (che ha permesso di assorbire la cessione del gioiello Paloschi senza troppi danni) e inoltre in classifica godono della tranquillità di chi ha già raggiunto da tempo la salvezza.  Quindi gli scaligeri partono nettamente favoriti. Trend comunque positivo per i friulani nelle partite casalinghe contro i gialloblù, con tre vittorie, un pareggio e una sconfitta. Pari invece il totale degli incontri tra Maran e De Canio.

Per quel che riguarda il lavoro settimanale, non ci sono state sorprese di sorta. È tornato ad allenarsi Di Natale, che però pare abbia avuto un piccolo infortunio, che non gli permetterà di esserci durante il match. Sono rientrati dai rispettivi infortuni il ghanese Badu e l'italo-brasiliano Felipe. Ha sbrigato le pratiche burocratiche estere l'iracheno Alì Adnan, che però ha perso tutta la preparazione, è stato convocato lo stesso però, per stare vicino al gruppo, come detto da De Canio in conferenza: "Il ragazzo è stato fuori e ora ha bisogno di stare con il gruppo. Non gli avrebbe fatto bene essere lasciato a casa". Preoccupa invece Heurtaux, per il francese infatti c'è il riacutizzarsi della tendinopatia, che tanti mesi gli ha fatto perdere nel 2015, non dovrebbe essere grave, ma per precauzione giocherà Molla Wague. Sempre ai box Merkel, ancora nella fase della riabilitazione post rottura del legamento crociato.  Problemino per il terzo portiere Rafael Romo. Non ci sono invece squalificati.

Dunque il mister di Matera potrà riconfermare il 3-4-1-2, mascherato da 3-5-2, da lui pensato per riuscire a salvare l'Udinese. Sugli interpreti non dovrebbero esserci novità, ma ci sono un paio di ballottaggi, per un possibile turnover, come detto dall'allenatore: "Certamente non penso a stravolgimenti importanti. Ho un paio di riflessioni ancora da fare, ma grossomodo la logica vuole che io non stravolga l'assetto". Le idecisioni potrebbero essere tra le coppie Armero-Pasqaule e Widmer-Edenilson, dato che il modulo richiede molte energie agli esterni. Mercoledì infatti arriva la Fiorentina, per una partita che si preannuncia complicatissima. Quindi la formazione dovrebbe essere: Karnezis, Molla Wague, Danilo, Felipe, Armero, Badu, Kuzmanovic, Widmer, Bruno Fernandes, Thereau, Duvàn Zapata. Ad arbitrare sarà il signor Gavillucci della sezione di Latina. La tensione c'è e il risultato del Carpi non può che farla aumentare. Ora sta ai giocatori trasformarla in energia positiva ed ottenere un risultato molto difficile sulla carta.