Se è vero che ogni buon allievo ha avuto un grande maestro, i portieri italiani possono star tranquilli: dalla loro hanno il migliore di sempre, semplicemente Gianluigi Buffon, e allora è più che lecito inchinarsi al cospetto di tale campione, che a 38 anni suonati non smette di stupire dimostrando una continuità e riflessi davvero prodigiosi. La partita di sabato contro il Milan ha confermato per l'ennesima volta che Gigi è ancora il miglior portiere italiano, zittendo i critici che continuano a chiedere la sua testa. Il numero 1 bianconero si dimostra già in forma Europeo, sotto gli occhi del c.t. Antonio Conte, per far dimenticare le amnesie dell'ultima amichevole azzurra contro la Germania. 

ONE MAN SHOW- Nella sfida a distanza con l'"erede" Donnarumma,  la gara di Superman inizia al 14': Buffon è ultra-reattivo nel respingere la punizione angolata di Balotelli, ma ancor più pronto a neutralizzare il tap-in, da due passi, di Antonelli. Gigio non è da meno e dimostra una pazzesca reattività sulla botta di Marchisio toccando la sfera con la punta delle dita, quel tanto che basta per mandarla sopra la traversa. 
Manco a farlo apposta, Gigi commette l'unica sbavatura della sua gara: al 33', quando, forse tradito da una zolla, posiziona male le mani e si salva solo in due tempi. È soltanto un episodio, comunque: il portiere della Juventus riprende la sua serata prodigiosa appena cinque minuti dopo l'intervallo. Prima respinge una conclusione velenosa di Bacca, delizioso nel liberarsi con movenze da vero bomber d'area di rigore, poi compie un vero e proprio miracolo e devia d’istinto sulla traversa (la fortuna aiuta gli audaci, no?) la conclusione di Balotelli, che stava già pensando ad esultare. Così, mentre Gigi si esalta, Gigio è costretto a fare le veci di spettatore. Finisce così, con l'allievo che osserva minuziosamente e il maestro che se ne va festeggiando dopo una serata da incorniciare. 

LA SAGA DI SUPERMAN- Il capitano bianconero e azzurro sta vivendo una delle migliori pagine della sua lunga saga calcistica: il nuovo record d'imbattibilità in Serie A stabilito quest'anno (la sua porta è stata una vera e propria muraglia impenetrabile per  ben 973 minuti, poco più di 16 ore di gioco per capirci) sarà anche frutto della grande difesa che si trova davanti, ma il buon vecchio Gigi ci ha messo del suo e questo non va certo dimenticato o sminuito. Nel girone di ritorno sono solamente due i gol subiti dal numero uno bianconero: il rigore di Belotti nel derby ed il gol di Alex di sabato sera, straordinario. Se andassimo poi a rivedere la doppia parata di sabato sera, prima su Bacca e poi su Balo, e dovessimo giudicare il gesto tecnico-atletico per reattività, Buffon verrebbe sicuramente associato ad un ventenne nel pieno della carriera e non certo ad un quasi quarantenne. Perché da un lato sarebbe lecito aspettarsi il senso di posizione data la sua grandissima esperienza ed il sapere leggere d'anticipo le movenze degli attaccanti avversari, decisamente meno quella bravura nel tuffarsi rapidissimo, e, con la stessa velocità, compiere un intervento altrettanto prodigioso per salvaguardare la propria porta. La parata del fuoriclasse, bella ma soprattutto decisiva, perché piazzata sull'1-1, ad inizio secondo tempo, contro un avversario in serata e non certo pronto a fare brutte figure in casa, su cui è stata costruita la pesante vittoria che vale oro nella rincorsa al quinto scudetto consecutivo di Madama. Lezione di calcio questa da grande maestro per gli allievi di domani (Perin, Donnarumma, Sportiello, Gollini), riuscire a fare l'impossibile con una facilità disarmante e la naturalezza istintiva del ragazzino sfrontato. E se lo dice lui, citando su Twitter una frase di Walt Disney: "Fare l'impossibile è una specie di divertimento.", c'è da credergli sul serio.