Gigi De Canio probabilmente ha deciso la corsa Scudetto, battendo Domenica all'ora di pranzo il Napoli di Sarri. Come se non bastasse per gli azzurri è arrivata la maxi squalifica del Giudice sportivo ai danni di Higuain in seguito all' espulsione rimediata in campo. Naturalmente le polemiche non sono mancate e probabilmente non mancheranno anche nei prossimi giorni.
De Canio parla così dell' episodio incriminato alla Gazzetta dello Sport: "La direzione di gara non ha assolutamente condizionato il risultato perché la nostra vittoria è stata del tutto meritata. Nel caso di specie la decisione dell’arbitro è stata ineccepibile. Logicamente dispiace a tutti che il campionato possa perdere per 4 turni un campione quale Higuain. Il Napoli farà legittimamente valere le proprie ragioni, maIrrati ha semplicemente applicato il regolamento in quella circostanza come in tutti gli altri episodi." Finalmente una grande soddisfazione per il nuovo stadio dell' Udinese: "Dacia Arena? Stadio bellissimo all’interno del quale il pubblico può darci una grossa mano per centrare la salvezza. L’Udinese quanto ad organizzazione e strutture è un modello difficilmente riscontrabile in Italia."
Unica nota stonata il rapporto che in questa stagione sembra essersi un po' incrinato tra una bandiera come Antonio Di Natale e il club dei Pozzo: "È chiaro che Totò è sempre stato protagonista ed ora lo è meno. Deve solo lavorare e sentirsi parte integrante della squadra come gli ho chiesto. Può dare un contributo importante anche come uomo spogliatoio." Una battuta De Canio la riserva anche alla sua assenza prolungata dal calcio italiano: "Nel calcio molto spesso non prevale l’aspetto meritocratico. Non credo di aver mai sbagliato un campionato perché l’esperienza di Catania non posso neppure considerarla. Invece, ho dovuto aspettare a lungo un’altra occasione. Ora dimostrare le mie qualità mi dà ancora più soddisfazione anche se non ho da prendermi alcuna rivincita.Quando si subentra è evidente che ci sono difficoltà, ma io ho trovato una squadra ben preparata sotto tanti aspetti dal mio predecessore. La cosa più importante in questi casi è lavorare sull’autostima. Ho apportato alcuni accorgimenti tattici e riscoperto degli elementi che stavano giocando poco ma che avevano grandi motivazioni."