Quando parla Lionel Messi le antenne si drizzano per forza. L'argentino è una stella mondiale, con Cristiano Ronaldo il principale ambasciatore del pallone del mondo. Un messaggio fatto di gol, prodezze e giocate da urlo, tanto con la maglia del Barcellona quanto con quella dell' Argentina.

Messi ha parlato con MBC, la televisione egiziana, di tanti argomenti legati al mondo del calcio. A partire dal suo futuro, a tinte blaugrana ovviamente. Anche se arriva la confessione di un gradimento per la nostra Serie A: "Mi piace il calcio italiano come la Premier. Nel calcio non si sa mai, ma voglio ritirarmi al Barcellona. Seguo le grandi partite del calcio italiano, mi piace. Ma come ho detto la mia intenzione è di continuare al Barcellona per molti anni e finire la carriera in blaugrana. Spero di non cambiare opinione, ma nel calcio non si sa mai e le cose cambiano da un giorno all’altro." 

Il Barcellona di oggi deve molto ad una stella appena scomparsa come Johan Cruyff, ma per Messi una figura fondamentale è stata quella di Rijkaard, un altro che era speciale agli occhi anche del Profeta del gol quando era in campo: "utti i tecnici che ho avuto mi hanno insegnato qualcosa, ma il più importante per me è stato Rijkaard. Ha creduto in me e mi ha inserito al momento giusto. E’ stato il più importante per me. Se non mi avesse fatto debuttare e non avesse creduto in me forse non sarei qui ora. E’ una persona importante, si fidava di me e mi ha messo al momento giusto." Anche l'ingranaggio del Barcellona sicuramente ha aiutato: "Il calcio è uno sport di squadra e con il Barcellona ci siamo prefissati degli obiettivi. Il gruppo viene prima del singolo e con uno sguardo ci intendiamo."

Ultima battuta dedicata alla sua rivalità con Cristiano Ronaldo, mai nascosta, ma neppure mai esasperata nei toni e nelle dichiarazioni di entrambi i protagonisti: "I paragoni e i duelli sono una cosa inventata dalla stampa. Io penso ad aiutare la squadra, giocare e crescere sempre. Non penso a confrontarmi con nessun’altro. Quando ha vinto i Pallone d’Oro li ha meritati."