Nel calcio come nella vita, è facile cambiare opinione, prospettiva o idea su qualcosa o qualcuno. Questo sembra essere il caso di Josip Ilicic, protagonista indiscusso della prima parte di stagione Viola, e incredibilmente finito ai margini del progetto di Paulo Sousa in questa seconda e decisiva fase.

Ripercorrendo le stagioni dello sloveno, la continuità di rendimento non è mai stata il suo forte: a Palermo si ricordano con gioia i suoi primi mesi italiani, ma allo stesso tempo, restano nella memoria le sue pause, alle volte anche molto lunghe. Dopo un paio di anni passati sulle montagne russe di Firenze, l'arrivo di Paulo Sousa sembrava aver sbloccato sotto tutti i punti di vista un calciatore dalle doti innate, capace di spaccare le partite con giocate fuori dal comune. E' stato così fino al mese di gennaio, quando la Fiorentina, grazie all'alchimia tra Ilicic, Kalinic e Sousa, aveva chiuso un fantastico girone d'andata in seconda posizione. 
Da quel momento invece, proprio sul più bello, la macchina Viola s'è inceppata, andando a sbattere sulla realtà di una rosa troppo corta per fare l'Europa League, e di un gruppo forse troppo inesperto per puntare al campionato. In quel momento, con tutta la squadra, anche la luce di Josip Ilicic si è spenta. 

Un solo gol, l'inutile rigore di Roma, è quello che lo sloveno è riuscito a raccimolare negli ultimi due mesi e mezzo tra campo e panchina, habitat mai occupato nel 2015, e sempre più frequente nel nuovo anno. Ora, Sousa è tornato sui suoi passi, cercando di recuperare Ilicic, insidiato nel suo ruolo, anche dai nuovi arrivati Zarate e Tello. Le ultime indolenti prestazioni, Frosinone su tutte, hanno finito per scatenare il vero è proprio caso, tanto che inizia a prospettarsi l'ipotesi di una cessione nella prossima finestra di calciomercato. Ilicic, come Bernardeschi e pochi altri, è uno di quelli che ha mercato, in particolare all'estero, e la Fiorentina, in caso di mancato ingresso in Champions League, si troverebbe costretta a cedere uno dei suoi pezzi pregiati. 

Ecco perché, con il passare dei giorni si fa sempre più largo l'ipotesi di una cessione di Josip Ilicic a giugno. Intanto, "Ili-ciclone" non sembra pensare alla prossima stagione, ma solo a quello che può ancora accadere in questa annata ancora ricca di otto decisivi match per la sua Fiorentina. Il trequartista sloveno infatti, ha parlato dal ritiro della sua Nazionale, analizzando quella che è l'attuale situaizone di classifica dei gigliati: “Possiamo essere soddisfatti perché abbiamo ottenuto buoni risultati. Ora abbiamo un po’ di calo, ma questo è normale. Non è possibile giocare bene per tutta la stagione e abbiamo accumulato un ritardo significativo dalla Roma. E’ difficile riprenderli, ma noi non ci arrenderemo”.