Oggi Di Francesco si è lanciato in un commento sulla situazione dell'Udinese: "Parlando di Udinese io guardo il potenziale che può avere, guardo i giocatori che ha in rosa e ritengo che abbia anche diversi nazionali in panchina. Noi dobbiamo far giocare i nazionali che abbiamo (sorride ndr). Avevamo anche tanti ragazzi in campo. Se confrontiamo le due rose, ha qualcosa in più l'Udinese rispetto al Sassuolo, secondo me". Forse la dichiarazione è un po' esagerata ed è stata fatta per coprire la prestazione di un Sassuolo che è parso in netta difficoltà, però fa capire come il "caso Udinese" sia di difficile comprensione anche per gli addetti ai lavori esterni alla squadra.

Sì perchè al Mapei Stadium si è vista forse per la prima volta la vera Udinese, capace di dominare per larghi tratti sulla settima forza del campionato. De Canio ha deciso di applicare una regola che prima sembrava essere incredibilmente complicata: quella del buon senso. Si torna alla difesa a tre (e qui qualcuno ha storto in realtà il naso, anche se lui ha sempre giocato così), si mettono in campo i giocatori nei loro ruoli puntando sulla sostanza, ci si riconcilia con Di Natale (ancora fondamentale il suo carisma per trascinare la squadra) e soprattutto si lasciano in panchina i giocatori che hanno la testa altrove. I risultati si vedono subito, con Thereau che cerca molto di più gli scambi con in nuovi padroni delle fasce, ovvero Widmer ed Armero, e con un Bruno Fernandes che cerca di creare spazi per il carroarmato Duvàn Zapata. Tutto questo possibile grazie ad un grandissimo lavoro di copertura di Kuzmanovic e Hallfredsson, che aiutano sempre i tre difensori, evitando l'inferiorità numerica quando il Sassuolo attacca e disinnescando Defrel e Sansone. L'unico a soffrire è Armero, che fa un'enorme fatica a contenere Politano e infatti, sul gol, se lo perde malamente in area. Per i prossimi match quella fascia ha bisogno di una revisionata, per il resto, la formazione che dovrà lottare per salvarsi sembra esserci.

Però, per tanti aspetti positivi, ne troviamo uno negativo che vale forse quanto tutti gli altri e che è ciò che veramente desta preoccupazione: la forma fisica è uno scandalo. Ci si può girare poco intorno, la squadra al 60' era già senza fiato, con Bruno Fernandes e Thereau che non riuscivano più a dare profondità e a dialogare con i compagni e la coppia Hallfredsson-Kuzmanovic che hanno iniziato a faticare non poco in fase di contenimento. Il risultato è presto detto: una partita dominata, con numerose occasioni da gol anche per chiuderla, si traduce in un semplice pareggio, poichè il Sassuolo riesce a sfruttare l'unico errore grave dei friulani.

Quindi, è un punto positivo, dato che la squadra era morta e sepolta fino a sette giorni fa? Oppure sono due punti persi in vista di una durissima lotta per la salvezza? Lo scopriremo solo a fine anno, sta di fatto che la classifica resta bollente, con il Carpi che sostituisce il Frosinone al terzultimo posto e aggancia il Palermo a 28 punti. L'Udinese conserva tre punti di margine, giusti giusti quelli per evitare che una prevedibilissima sconfitta con il Napoli si trasformi in tragedia. Perchè contro i partenopei sarebbe una partita quasi impossibile in qualsiasi condizione (con un Higuain così poi...), la squadra dovrà sfoderare una prestazione perfetta per strappare anche solo un punto e l'attuale condizione fisica non sembra permettere cose del genere. Dopodichè ci saranno i match contro Sampdoria e Chievo Verona, che ci potranno dire molto sul futuro di questa squadra.

Questa partita è stata una parziale schiarita tra le nubi nere come la pece, cerchiamo di far sì che non sia solo un caso.