L'Udinese risponde quasi presente al cambio di allenatore. Partita tutto sommato positiva dei friulani, che hanno affrontato una delle migliori squadre della Serie A ed erano chiamati a strappare almeno un punto per mantenere le distanze dal baratro. La partenza è fulminea con il gol quasi immediato di D. Zapata, la continuazione è buona, con almeno due occasioni per raddoppiare, ma al 60' finisce il carburante e la squadra soffre, subendo il pareggio di Politano nell'unica vera occasione emiliana. Positivo il punto, ma, con una preparazione atletica sensata nei mesi scorsi, si sarebbero potuti prendere anche i tre punti.

Sassuolo che si presenta alla sfida in casa con il solito schema tattico, ovvero il 4-3-3 e quasi tutti i titolari. Di Francesco preferisce lasciare in panchina Berardi, non al meglio della condizione, e dà spazio a Politano. Anche il neo allenatore dell'Udinese De Canio punta sul classico, ma con la piccola variante del trequartista. Dietro a Duvàn Zapata e Thereau agisce infatti Bruno Fernandes, con dietro la fisicità di Kuzmanovic e Hallfredsson. Lasciato quindi da parte il regista classico, sempre usato da Colantuono. In difesa si rivede Heurtaux, mentre a sinistra torna Armero, che però dimostrerà di non essere proprio al 100%.

La sfida parte in maniera diversa dal solito. I friulani infatti non stanno a guardare come altre volte, ma aggrediscono l'avversario e cercano la verticalizzazione per le punte come quasi mai successo nelle altre partite. I segnali sono positivi e (al netto di qualche errore di troppo nella gestione della palla) promettono bene. L'Udinese conferma le sensazioni e trova quasi subito il vantaggio, giallo sul recupero di Armero, con il Sassuolo che chiede il fallo. L'arbitro però lascia proseguire e la palla corre in verticale sino a "Messieur" Thereau, che vede l'inserimento del "Panteròn" Zapata e gli serve un cross basso che il colombiano butta in porta con cattiveria per lo 0-1, siamo all'ottavo minuto. Continua su questo trend il primo tempo, con le zebrette che riescono a creare anche altre due nitide palle gol. La prima nasce da un calcio d'angolo ed è neutralizzata da un super Consigli, che si allunga al 36' sul preciso colpo di testa di Felipe e gli nega la gioia di un gol che sembrava fatto. La seconda nasce al 43' sull'asse Widmer-Bruno Fernandes, lo svizzero recupera palla e la scarica sul portoghese per scattare in avanti, qust'ultimo serve un perfetto filtrante sulla corsa dell'ex Aarau, il quale però non riesce ad alzare  abbastanza il cross in mezzo, permettendo a Consigli di deviare in uscita la palla. Il primo tempo si conclude quindi sullo 0-1 e con il quasi dominio totale dell'Udinese.

I primi 15' del secondo tempo ricalcano il primo, con Duvàn Zapata che nei pressi del primo palo non riesce ad insaccare un buon cross di Widmer, mandandolo di poco a lato. Di Francesco è molto nervoso, perchè il Sassuolo non riesce a macinare gioco. Si nota però un progressivo calo fisico dei friulani, che al 68' si fanno cogliere impreparati. Heurtaux e Widmer contengono Sansone, ma lasciano a Peluso lo spazio per il cross. In mezzo Politano s'inserisce sul secondo palo ed insacca con un perfetto colpo di testa l'1-1, eludendo la debole marcatura di Armero (il colombiano soffre per tutta la partita). Zebrette quindi punite nell'unica occasione vera dei neroverdi, ma che pagano una preparazione fisica che quest'anno è scandalosa. Infatti nell'ultima mezz'ora non lasciano spazi agli emiliani, ma non riescono nemmeno a costruire grandi azioni da gol, con all'appello la sola incursione solitaria di Thereau, che al 78' spara a lato un tiro dal limite dell'area, su una disattenzione del Sassuolo. Cambi quasi ininfluenti da ambo i lati, forse l'inserimento della quarta punta da parte di Di Francesco causa qualche problema ai fiulani, ma sembra più essere un problema atletico quello delle zebrette. La partita finisce al 94' senza altri sussulti.

Udinese quindi che mantiene il trend positivo nei confronti del Sassuolo. Viste le condizioni dei friulani, era difficile sperare in qualcosa in più del pareggio, c'è rammarico però, perchè per 60' minuti le zebrette hanno macinato gioco, mancando di poco il raddoppio per i tre punti. Sicuramente si continuerà a soffrire molto e ci sarà da lottare per la salvezza, psicologicamente però la squadra sembra esserci di nuovo. Ciò che preoccupa è una condizione fisica drammatica, con De Canio che al 60' avrebbe probabilmente dovuto cambiare tutti gli effettivi per mantenere l'intensità di gioco. Un punto che comunque non è da buttare, ora ci sono tre punti di margine su Carpi e Palermo, che occupano il terz'ultimo posto. Col Napoli sarà difficile ottenere qualcosa, ma nelle prossime gare bisognerà mantenere questa rabbia per raggiungere la quota salvezza.