Dal Barcellona alla Fiorentina, con la stessa presunzione positiva di mettere in mostra tutte le sue immense qualità. Tello, ex attaccante dei blaugrana e del Porto, non ci ha messo troppo tempo per ambientarsi a Firenze, mettendosi subito a disposizione di Sousa e soprattutto dimostrando tutto il suo valore in campo. Un solo gol fin qui, realizzato a Bergamo, per l'ala spagnola, che però ha collezionato ottime prestazioni ogni qual volta è stato schierato da Paulo Sousa. 

Un rapporto di stima quello instauratosi tra l'attaccante iberico e l'allenatore portoghese, che lo ha convinto subito con metodologie di lavoro ed idee di calcio: "Sousa mi ha sorpreso tantissimo, mi ha proprio colpito come persona e allenatore. E’ molto completo e pretende tanto da ogni giocatore, vuole sempre il massimo. Ha la qualità di saper tirar fuori il meglio da ognuno e ha buoni rapporti con tutti nel gruppo. Anche questo secondo me è fondamentale per creare una cultura collettiva. Paragone con Guardiola? Dovrò sempre ringraziarlo, gli devo tantissimo, è logico che speri un giorno di poter giocare in una squadra allenata da lui".

Dal Barcellona al Porto, ed infine alla Fiorentina. Queste le motivazioni che lo hanno spinto ad accettare la Toscana come destinazione: "E’ stata la squadra che ha avuto più fiducia in me. Anche al Porto stavo bene, mi avevano accolto alla grande, poi è arrivato il momento di cambiare. L'ambiente? Sono contento e sereno. Ho trovato un gruppo che gioca un ottimo calcio e ho imparato cose nuove. Ora lottiamo per il terzo posto, questa squadra se lo merita per il campionato che ha fatto e la qualità del suo calcio. Differenze tra i campionati? Qui conta tantissimo la tattica. Le partite vengono preparate nei dettagli e anche in campo tutto è molto studiato, collegato".

Inevitabile, inoltre, non guardare ad un paragone tra l'esperienze con il Barcellona in primis, con il Porto e con i viola, con i quali deve ricoprire un compito non soltanto offensivo ma anche di copertuta della fascia: "Eh, è difficile che il Barca si difenda. Comunque è vero, non avevo compiti di copertura. Già al Porto poi ho dovuto cambiare il modo di giocare, con più attenzione alla fase difensiva. Con Sousa ancora di più, diciamo che mi sto completando come esterno. E’ un’evoluzione che mi piace, la considero un’esperienza utile".

Infine, oltre al desiderio di terzo posto, l'augurio di Tello è che l'esperienza italiana lo aiuti a migliorare, chissà, per tornare da protagonista assoluto al Barcellona. Inoltre, il desiderio è quello di arrivare all'obiettivo Champions con la maglia gigliata: "Quella nel Barca è stata un’esperienza bellissima. Sono cresciuto nelle giovanili e ho avuto l’onore di esordire a 20 anni in prima squadra, non una squadra qualunque, nella migliore del mondo, è un onore. E’ stato difficilissimo lasciare quella realtà, ma preferisco il presente al passato. Vorrei arrivare al terzo posto con la Fiorentina. Ce la possiamo ancora fare, ne siamo convinti".

"Tutto deve essere meritato. Un giocatore deve sempre dimostrare di essere all’altezza, su ogni campo e contro qualsiasi avversario".