Squinzi non lascia, anzi raddoppia. Il Presidente - ai microfoni di Radio 1 Rai - conferma l'impegno all'interno del club e disegna un futuro ambizioso per un progetto che piace. Si parte dalla conferma del blocco vigente, dalla panchina al campo. Il lavoro di Di Francesco attira le sirene di club importanti - Milan in primis - ma Squinzi intende continuare il rapporto con l'ex centrocampista della Roma. 

Sul tavolo anche il futuro di Berardi, con la Juventus che può godere di un vantaggio sulle dirette concorrenti. Squinzi consiglia al talento azzurro un'ulteriore stagione in provincia per completare il percorso di maturazione. 

"Cosa farei se Berlusconi mi chiedesse Di Francesco? Io sono milanista, ma non nascondo che Di Francesco sia molto importante per il nostro progetto, quindi mi batterei come se me lo chiedesse qualunque altro presidente di Serie A pur di farlo rimanere con noi".

"Spero che Berardi possa restare un altro anno con noi anche se non vogliamo mettere freni alla sua crescita. Credo che a Sassuolo abbia trovato l'ambiente giusto, lui se ne rende conto. Il giocatore è tutto nostro, c'è un'opzione per la Juventus ma io spero di poterlo ancora trattenere". 

L'attuale classifica introduce argomenti al via impronosticabili. Il Sassuolo bussa alle porte d'Europa. Difficile attaccare le prime posizioni nella stagione corrente, ma il trend è positivo e Squinzi medita un ulteriore passo avanti per consolidare la realtà neroverde nell'elite italiana. 

"Ci credo al Sassuolo in Coppa, ma forse non quest'anno. Noi abbiamo già prenotato alcuni giovani molto interessanti, perciò se dovesse accadere, la cosa non ci coglierebbe completamente alla sprovvista" Squinzi parla delle ambizioni per il futuro: "L'attuale settimo posto lo considero una posizione di passaggio. Punterei a stare stabilmente tra i primi cinque. Arrivare all'Europa League è difficile, ma il fatto di essere a 4 punti dal Milan mi conferma da tifoso rossonero che in questo momento loro non sono al massimo"

Successo nel segno della continuità. Tranquillità e conferme, nessun ribaltone. Un forte senso d'appartenza, con una base italiana che costituisce l'ossatura della squadra. 

"Il Sassuolo sta facendo un'annata positiva e questo è dovuto al fatto che la squadra non ha subito cambiamenti forti. Ci sono molti italiani, in linea con quelle che ritengo siano le caratteristiche per far bene".

In chiusura, un cruccio. Il Presidente esalta l'operato di Allegri sulla panchina della Juventus. Squinzi - Allegri, binomio di antica data, dalla cavalcata al Sassuolo alla finale di Champions sulla panchina della Signora.

"La Juve ha un allenatore che io stimo tantissimo, è l'unico rimpianto che ho nella mia presidenza".

"Ci ha portato in Serie B, io lo liberai di fronte alle offerte del Cagliari ma mi sono pentito. Se fosse rimasto con noi saremmo saliti in Serie A almeno due o tre anni prima. Ho una stima particolare per Allegri, non penso che lascerà i bianconeri".