Provare a rialzarsi subito, possibilmente unendo ad una vittoria anche una prestazione convincente dal punto di vista del gioco. Il Milan di Sinisa Mihajlovic prova a scacciare le nubi che si sono di nuovo addensate sopra Milanello contro il Chievo di Rolando Maran. All' insegna del numero 3.
Cifra non casuale. Intano perchè rappresenta il numero di punti che domani il Milan deve provare a fare il Bentegodi sia per riallontanare il Sassuolo alle spalle che per tenere il passo di quelle che le stanno davanti. Secondo aspetto, in campo non sarà più 4-4-2, ma 4-3-3, come in quel periodo di transizione che comunque in 6 partite portò quasi due punti di media a gara. Tre centrocampisti, un centravanti e due ali, perchè al momento, nella rosa di Mihajlovic, nessuno è in grado di fare la seconda punta come vuole il serbo. Balotelli e Menez sono stati bacchettati dal serbo in conferenza stampa. Niente prigionieri se si vuole continuare a sognare davvero la prossima Champions League. Di nuovo, quindi, Bacca unica punta con ai lati i soliti Honda e Bonaventura, in fisiologico calo, come ha ricordato Mihajlovic, perchè anche loro non hanno sostituti all' altezza in rosa. Se non altro in panchina si rivede Luiz Adriano che a partita in corso può rappresentare la variante per ritornare ai due attaccanti tanto cari al presidente Berlusconi.
Il numero 3 torna anche a centrocampo. Non solo per il numero degli interpreti, ma anche perchè si rivedrà dal primo minuto in campo Poli a tre mesi dall'ultima volta. La partita era quella a San Siro contro l'Atalanta di Reja, una delle peggiori della stagione milanista. In cuor suo il Chievo, in astinenza di vittorie contro il Milan da undici anni, spera in un'altra giornata storta dei rossoneri e in una propria grande prestazione per sfatare il tabu del Diavolo. Ultime note di formazione sulla difesa, dove si ricompone il quartetto Abate-Alex-Romagnoli-Antonelli. A loro il compito di proteggere al meglio la porta di Gigio Donnarumma.