La giornata di ieri a Milanello, in un'ideale borsino di percentuali, avrebbe la freccia verde verso l'alto riguardo le azioni in rossonero di Sinisa Mihajlovic. Il tecnico serbo ha avuto, infatti, un colloquio privato di 20 minuti con Berlusconi e Galliani all'interno del centro sportivo di Carnago. Al termine del quale il Milan ha postato sul proprio profilo Twitter ufficiale una foto di Mihajlovic e di Berlusconi sorridenti che si stringono la mano.

Fin qui quello che si può vedere o che si sa per certo, ma le voci e le indiscrezioni degli ultimi giorni ridimensionano, e non di poco, il significato di quell' immagine che vorrebbe significare unione e coesione delle parti coinvolte. A Berlusconi Sinisa Mihajlovic non piace. Punto. E' un dato di fatto che non può più essere messo in discussione se ci si vuole avventurare in un qualsiasi ragionamento legato al futuro della panchina del Milan. Per cui vanno considerate due correnti di pensiero. Fosse per la squadra, la dirigenza, intesa come Galliani e i tifosi i dubbi sulla conferma di Mihajlovic anche nella prossima stagione sarebbero zero. Nessuno. L'altra corrente di pensiero è di fatto rappresentata da un solo esponente che però è anche il vertice della piramide rossonera. E se lui decide che il serbo non va bene, il serbo viene cambiato. La prospettiva di questo tipo di visione non sembra nè troppo ampia nè troppo azzeccata, se si considera poi che l'idea di Berlusconi, a quello che sembra, sarebbe quella di affidarsi ad un'altra delle sue intenzioni. Spedire Brocchi direttamente dalla Primavera alla prima squadra sperando in un qualche miracolo non meglio definito. Eppure in giro per l'Italia non mancano esempi che dovrebbero far riflettere il numero uno di Via Aldo Rossi. Sia su quanto sia deleterio continuare a cambiare guida tecnica, sia di come la continuità in panchina e la coesione in società siano in grado di creare straordinari cicli vincenti. Citofonare Palermo e Torino bianconera per maggiori referenze a riguardo.

La foto è bella e serve a provare a mantenere unito e in qualche modo sereno un ambiente che comunque deve ancora giocarsi una finale di Coppa Italia e con 30 punti ancora a disposizione può provare a migliorare l'attuale sesto posto. La tregua di facciata, a livello ufficiale, potrebbe quindi durare fino al termine della stagione. A quel punto, però, ogni nodo andrà sciolto. In un senso o nell' altro.