La Fiorentina torna in campo dopo lo scivolone contro la Roma dello scorso weekend: ad attenderla il fanalino di coda della Serie A, l'Hellas Verona, che ha vinto una sola partita in stagione. Paulo Sousa, allenatore della Fiorentina, ha risposto alle domande dei media in una breve conferenza stampa: riviviamo tutte le sue dichiarazioni. La prima domanda ha riguardato gli allenamenti della squadra dopo la batosta di Roma: "La squadra dopo i giorni liberi sta bene, dall'inizio della settimana abbiamo lavorato molto bene, con intensità e predisposizione al lavoro per migliorarci continuamente, cercando di costruire la vittoria già in settimana".

Inizia un campionato diverso per la Fiorentina? "E' sempre lo stesso, ma fino ad ora abbiamo creato delle aspettative che vogliamo mantenere. Dobbiamo pensare a vincere, come abbiamo fatto sin dall'inizio".

Si continua: tatticamente sarà possibile vedere Tello, Zarate e Kalinic tutti e tre insieme in campo? La risposta: "Credo di sì, ma serve equilibrio offensivo in certe dinamiche. I giocatori che creano questi disequilibri, come Mauro e Tello, devono imparare a fare meglio la fase di transizione, quando si perde la palla. Il calcio moderno, sempre di più, ha momenti più di transizione che in fase offensiva".

Quanto questa gara può essere una trappola vista la classifica: "E' una partita in cui non possiamo guadagnare nulla, dobbiamo solo vincere. L'idea deve essere solo quella, vincere. La loro squadra ha tanta fisicità, sui calci piazzati può creare difficoltà, sono forti anche in ripartenza, non è facile trovare spazi tra le linee. Saltare l'uomo, creare spazi, saranno decisioni importanti domani. Vogliono provare a mantenere la Serie A o comunque alcuni singoli vorranno farsi vedere per catturare le attenzioni di altri club".

Kalinic, un focus sull'attaccante viola che migliora ma fatica a trovare la rete. Potrebbe essere aiutato da una seconda punta?: "I momenti dei singoli sono conseguenza dei momenti collettivi. Sta migliorando, i gol arriveranno insieme alla crescita della squadra, che ci permetterà di vincere le partite. Dobbiamo trovare delle soluzioni, per aiutare non solo i singoli ma anche per la squadra, affinché produca sempre le occasioni che ci permettano di vincere le partite. I dati dicono che non dipendiamo da un solo giocatore e così deve essere. Giocare con più punte non vuol dire creare più occasioni in generale".

Cosa pensa il tecnico dell'eventuale 300esima vittoria dell'era Della Valle (in caso di successo sarebbe raggiunto questo traguardo): "Mi auguro che sia così, sarebbe un bel numero".

Infine, un paio di domande sui singoli: le condizioni di Vecino e Borja Valero che sono usciti per infortunio contro la Roma, e poi come si gestisce uno come Zarate: "Vecino è tornato in gruppo un po' più tardi rispetto a Borja, che è migliorato tantissimo. Senza grossi problemi comunque ci saranno entrambi, si sono allenati senza problemi. Riguardo a Mauro, noi esseri umani siamo animali abitudinari: per cambiarle, bisogna riproporre altre abitudini con una certa persistenza e questo ha bisogno di tempo. Nel calcio, il talento viene messo dentro il caos e credo che sia proprio l'equilibrio a permettere qualcosa di speciale. Zarate procura tanto caos, ma che ti procura tante emozioni e che può dare più felicità che tristezza".