Dopo il rinnovamento estivo, i rinnovi invernali e primaverili. In casa Juventus le novità non mancano mai, non solo dal punto di vista del campo. Dei giorni scorsi era stata l'ufficialità del rinnovo del contratto di Simone Padoin fino al 30 giugno 2017, prolungando di un anno l'accordo che volgeva alla scadenza l'estate prossima: accordo totale e quasi immediato con l'entourage.

Stessa situazione di fatto si è verificata con Andrea Barzagli: il centrale difensivo, pilastro dei bianconeri e della Nazionale Italiana, va verso il compimento dei 35 anni ma è ancora tra i migliori a livello mondiale per rendimento e affidabilità. Da qui la scelta della società di rinnovargli il contratto non solo per un anno (anche lui scadenza 2016), ma anche per due, fino al 2018. Di fatto potrebbe essere l'ultima firma della sua carriera da giocatore, prima di assumere con ogni probabilità un ruolo dirigenziale, così come accadrà con Buffon, che ha già esplicitato da mesi di avere come ultimo obiettivo il mondiale 2018, anche se poi tanto dipenderà dalle sue condizioni fisiche. Ovvero: se starà bene e darà garanzie, difficilmente non continuerà a giocare. In ogni caso, per Barzagli manca (solo) l'ufficialità.

Diverso invece il caso di Patrice Evra, che potrebbe rimanere da giocatore così come da dirigente o addirittura da membro dello staff tecnico. L'idea potrebbe essere quella di prolungare fino al 2017 (in caso di permanenza di Allegri sulla panchina bianconera), essendo il francese un leader dello spogliatoio. La decisione sarà comunque presa a breve, anche se non sembra esserci particolare urgenza essendo il giocatore e il suo entourage in buoni rapporti con la società Juventus. Lo stesso vale per Rubinho, che va verso la conferma da terzo/quarto portiere, aspettando anche una crescita di Audero, prospetto interessantisismo.

La situazione più complicata è invece quella che riguarda Martin Caceres. Il suo rinnovo è un vero e proprio giallo: la società non lo ha voluto cedere né in estate né a dicembre, e quando ha giocato in quest'annata lo ha sempre fatto regalando ottime prestazioni. La sfortuna non è stata però dalla sua parte e l'infortunio ha complicato un po' i piani della dirigenza, che già prima si portava dietro il dubbio, legato anche a qualche problema disciplinare di troppo. Certo è che perdere a zero un giocatore di indubbio valore come l'Uruguagio non andrebbe giù. L'enigma verosimilmente verrà risolto nei prossimi mesi, per ora è difficile fare previsioni.