Non una stagione semplice per l'Udinese. Campionato sottotono, ai limiti della zona retrocessione, con tante spine da "limare", da Colantuono - spesso sul banco degli imputati - a Di Natale, utilizzato con il contagocce, ma decisivo nell'ultimo turno. Proprio la vittoria interna con il Verona - in un confronto diretto per mantenere la massima serie - può chiudere la porta a un finale di paura e tensione. 30 punti in classifica per i friulani, grazie all'uno-due firmato Badu - Thereau, 7 in più del Frosinone, terz'ultimo. Proprio al Matusa, domenica, l'Udinese ha sulla racchetta il match point.
Gino Pozzo, figlio del Patron, sulle colonne della Gds, difende l'operato della società e analizza le operazioni di mercato. L'Udinese è una fucina di talenti, dispensa nelle società sotto il controllo della famiglia Pozzo fuoriclasse in erba a cui serve tempo per sbocciare. Colpi silenziosi e rivendite ricche per finanziare il club, questa da tempo la politica bianconera.
"Su tante cose possono attaccarci, ma i calciatori li sappiamo scegliere. Facciamo un importante lavoro di scouting da anni e operazioni ne facciamo parecchie. Abbiamo speso una quarantina di milioni. Balic è l’investimento forte, Matos lo abbiamo acquistato, Samir è un difensore importante e penso che presto a Verona giocherà, Iniguez un centrocampista di cui sentirete parlare presto, Jankto sta facendo molto bene ad Ascoli, così come Verre a Pescara".
Nessun dubbio nemmeno sulla guida tecnica. Colantuono è un allenatore navigato, viene da una lunga gavetta e conosce il calcio di periferia, sa come si affrontano momenti di difficoltà, come si esce dalle sabbie mobili della bassa classifica. Uomo di temperamento, in grado di incanalare positivamente la sua tempra.
"Lo ha allevato Zamparini. Ce li prepara al meglio. Lo ha fatto anche con Guidolin e Zaccheroni. Ha le qualità per lavorare in un club come il nostro, in cui devi miscelare gioventù ed esperienza".
Un commento poi sul giovane nigeriano Success e su un possibile approdo del ragazzo a Udine. Ventanni, attaccante in grado di svariare sul fronte offensivo, è al momento in forza al Granada. 24 partite, 4 gol nella stagione corrente.
"Non è facile. Perché parliamo di un extracomunitario e di posti ne abbiamo pochi. In Spagna ho la possibilità di far crescere questi baby fenomeni utilizzando anche la squadra B, in Italia è impossibile. Con Samir abbiamo fatto una buona operazione col Verona e a giugno dovremmo averlo pronto".
Fari su Zielinski. Il centrocampista è uno dei maggiori interpreti dell'Empoli di Giampaolo. In estate, in casa Udinese, si attende l'assalto di diversi club. Porta aperta, cessione eccellente in vista.
"Ce lo hanno chiesto tanto a gennaio. In Premier e in Italia. Valuteremo. E’ esploso lì, ma magari a Udine, per come giochiamo noi, non avrebbe trovato spazi. Come è successo in passato a Candreva, Cuadrado e altri. Ogni situazione ha una storia diversa. Per esempio Badu è rimasto, ha avuto una crescita più lenta e ora è un giocatore importante".
Per Zapata possibile invece la conferma, ma il pallino resta nella mani della società partenopea.
"E’ un prestito biennale, ma il Napoli può richiamarlo pagando una penale".