Certe vittorie lasciano in bocca un sapore dolce, ma altre, oltre alla gioia, nascondono una velata delusione perchè sanno di occasione sprecata. Il 2-0 ottenuto dal Sassuolo ieri sera sul campo della Lazio appartiene proprio a questa seconda categoria. Il motivo? Semplice: questa rappresenta la seconda vittoria consecutiva per i neroverdi dopo quel 3-2 in casa con l'Empoli, che era stato anticipato da una striscia di 7 partite senza mai vincere. Oggi la squadra emiliana si trova al settimo posto a quota 41, a -6 dal Milan e a -7 dall'Inter, rispettivamente sesta e quinta. Ora, ripensiamo a quella striscia negativa: almeno quattro-cinque sono stati punti buttati via tra occasioni mancate e quant'altro, quei punti che in questo momento avrebbero proiettato il Sassuolo nella lotta per l'Europa League...
Ovviamente il campionato è lungo, lunghissimo, e la prova di ieri sera dei neroverdi può solo essere un'iniezione di fiducia verso le ultime undici gare ancora da disputare, ma il calendario non può certamente dirsi facile, anche se la prossima e l'ultima sono due "scontri diretti" contro le milanesi al Mapei. Restiamo però su ieri sera: la difesa della Lazio ha indubbiamente sbagliato tanto, troppo, regalando un rigore e commettendo una serie di errori e orrori che hanno parecchio agevolato il compito. Solo Berisha ha evitato un passivo peggiore. I neroverdi hanno tenuto poco palla e hanno concesso conclusioni difficili, mai palle facili sono state giocate dagli avanti biancocelesti. Il tridente di Di Francesco ha invece sfruttato quasi al meglio gli spazi, segnando due reti, vedendosene annullare una per fuorigioco e trovando sulla propria strada in almeno tre occasioni le provvidenziali mani del portiere albanese.
Insomma, una vittoria netta dal punto di vista della pragmaticità e della solidità, che come detto non può che essere una forte iniezione di fiducia in vista di un finale di stagione che potrebbe regalare un sogno, oppure che potrebbe rivelare la delusione per le troppe chances mancate nell'inizio di 2016. La salvezza era obiettivo raggiunto già diverse giornate fa, ora è tempo di upgrade: non più una semplice provinciale che punta alla sopravvivenza nella massima categoria, ma una società che, avendo soldi a disposizione, ambisce a crescere e a sorprendere già più di quanto stia facendo ora. Sperando che questa stagione, in qualche modo, diventi una gioia e non un rimpianto...