Un'altra grande prova, a dimostrare che i 26 milioni complessivi sborsati in estate per portarlo a Torino non sono stati una spesa folle e inutile, come era stato detto nei primi mesi. Alex Sandro con la maglia della Juventus sta offrendo grandi prestazioni, mangiandosi la fascia sinistra e dimostrando la propria potenza e prestanza.
Dopo la prestazione di ieri sera contro l'Inter, oggi ha parlato della sua esperienza in bianconero: "Qui ci sono tanti campioni, giocatori di esperienza e io mi sento più maturo e più forte tatticamente. Il gruppo mi ha aiutato molto, così come il mister e allenamento dopo allenamento, partita dopo partita, sto migliorando per poter aiutare la squadra. La Juve è una grande squadra, ha una storia importante e penso debba provare a vincere tutte le competizioni. Chi viene alla Juventus sa che è una squadra vincente e che lotterà davvero sempre per vincere tutto".
Il suo ritorno è stato fondamentale, dopo aver saltato la gara con il Bayern per infortunio si è fatto rivedere offrendo un'ottima prova contro l'Inter. La sua assenza in Champions si è fatta sentire, ma il terzino è già carico in vista del ritorno: "Sapevamo di dover lottare, difendere bene e giocare con coraggio e siamo sicuri che nella prossima partita faremo meglio. Come si batte? Entrando coscienti delle indicazioni date dal mister e mettendole in pratica", afferma l'ex Porto, che l'hanno scorso al Dragao ha rifilato ai tedeschi un 3-1, poi ribaltato . "Si deve essere concentrati e dare il massimo. Queste partite si devono sempre affrontare con lo spirito di una finale perché se giochi contro il Bayern devi dare tutto in campo. È il minimo che possiamo fare".
La testa però è anche rivolta al campionato, non solo alla Champions League. La Juve è prima e non dipende dai risultati delle altre, Alex Sandro lo sa e vuole continuare a vincere senza doversi guardare le spalle: "E' chiaro che i tifosi della Juve oggi sperino in una vittoria della Fiorentina, perché il Napoli è una squadra più esperta, ma noi dobbiamo pensare solo a noi stessi e al nostro lavoro, non ai risultati delle altre squadre".