U come Ultima spiaggia. H come Handicap virtuale. V come Voglia di crederci. Sono le iniziali delle squadre a descrivere perfettamente il momento dell'Hellas Verona, oggi di scena a Udine nella gara valida per la 27esima giornata di Serie A 2015/16, contro una Udinese che ha quasi lo stesso bisogno di vittoria dei gialloblù.

Due momenti così simili, due situazioni così diverse. I bianconeri non vincono dal 6 gennaio 2016 (2-1 in casa con l'Atalanta), da lì hanno raccolto una serie di 8 gare senza vittorie che è costata la posizione di classifica tranquilla. 27 punti contro i 23 della terzultima, 20 della penultima e i 18 del fanalino di coda che oggi passa al Friuli per il ritorno, dopo l'1-1 dell'andata.

Da quel 18 ottobre 2015 sono cambiate tantissime cose, le gerarchie di classifica sono rimaste intatte ma le motivazioni e le sensazioni sono totalmente differenti. L'Udinese è calata enormemente, confermando il rendimento altalenante delle prime uscite, mentre il Verona è cresciuto nelle ultime uscite: 10 punti nelle ultime 7 gare con una sola sconfitta, sul campo della Lazio. Insomma, un girone di ritorno cominciato quasi nel migliore dei modi per una squadra che difficilmente poteva ambire a combinare qualcosa in più, ma che con l'ultima vittoria contro il Chievo ha conquistato nuova verve.

Potrebbe sorprendere parzialmente Colantuono, che dovrebbe riproporre la difesa a quattro davanti a Karnezis dopo aver giocato per una buona fetta di stagione con i tre dietro. Piris, solitamente centro-sinistra, dovrebbe tornare da terzino destro con Danilo e Felipe a comporre la cerniera centrale, completata da Armero in fascia sinistra. Out Domizzi e Wagué, recupera Heurtaux per la panchina, con Widmer unica possibile sorpresa (al posto di Piris). In mezzo al campo assente lo squalificato Hallfredsson, spazio a Badu e Kuzmanovic con Guilherme in ballottaggio con Lodi per l'unico posto rimanente. Davanti chance per Di Natale, con Bruno Fernandes e Thereau in appoggio.

Non sono previste enormi novità invece nel Verona, che dovrebbe riacquisire un'atteggiamento meno spregiudicato rispetto al derby, con Fares che torna a fare l'ala sinistra e non il terzino: spazio ad Albertazzi nella linea difensiva che per la prima volta in stagione non può contare sullo squalificato Moras, sempre presente nelle precedenti 26 gare. Centrocampo confermato, così come l'attacco: Delneri punta su Pazzini e Toni per salvarsi e vincere a Udine. Basterà?