Subissato di fischi da buona parte dello Juventus Stadium nelle ultime (rare) uscite. Ha fatto storcere il naso a molti, se non a tutti, quando Allegri ha scelto lui al posto di Marchisio nell'intervallo della gara col Bayern. In quei 45 minuti si sono ricreduti tutti. Hernanes è tornato un giocatore all'interno del piano di Allegri. Quel cambio e quell'occasione rappresentano più di una semplice chance come si danno a molti. Il brasiliano ha tenuto in mano la Juventus dal punto di vista tecnico e tattico contro la seconda squadra più forte d'Europa, mostrando quella personalità che era spesso mancata, riaccendendo così il faro bianconero. Indiscudibile: con lui in campo è stata un'altra Juve, aldilà delle altre motivazioni. Cambi di gioco, personalità e dribbling tentati e riusciti.

Guardando indietro, difficile trovare prestazioni di alto profilo di un giocatore arrivato all'ultimo come rimpiazzo. Doveva essere trequartista, poi è stato arretrato da regista (molto bene con Sampdoria e Manchester City), ma mai convincendo appieno. Contro il Bayern Monaco tutto è cambiato, in particolare il feeling con i tifosi, grazie alla prestazione. Il destino, a tratti beffardo, pone l'occasionissima per il riscatto definitivo in una gara chiave e sentitissima, quella di campionato contro l'Inter di domenica sera alle 20.45. Proprio l'Inter, quella squadra che l'ultimo giorno di mercato l'ha ceduto, perdendo l'unico creatore di gioco in mezzo al campo, ritenuto da Mancini non indispensabile. Non basta una partita? Arriva anche il ritorno di Coppa Italia, sempre contro i nerazzurri a San Siro mercoledì sera.

L'infortunio di Marchisio offre quindi una chance importantissima al Profeta, che potrebbe anche convincere Allegri a ritentare l'opzione con il trequartista, vista anche la disponibilità di Pereyra, rientrato e in condizione di giocare anche dal primo minuto, come a Bologna. Tutto sta però nei piedi e nella testa di Hernanes: un altro fallimento, un'altra delusione potrebbe definitivamente escluderlo dalle rotazioni. Dalla sua gioca l'altalenante continuità: quando riesce a trovare il periodo di fiducia e condizione, il brasiliano può diventare un'arma in più, come dimostrato un anno fa proprio con l'Inter e proprio in questo periodo. Quell'Inter che ora si ritrova di fronte in due gare a dir poco decisive non solo per il suo presente e futuro in bianconero, ma anche per i bianconeri stessi.