Ogni squadra ha il suo intoccabile. Quello che rende il tutto più facile, l'uomo dalle grandi giocate, magari meno spettacolare, ma molto più efficace. A volte lo spettacolo lo sanno dare anche questi due, però sono due più concreti. Parliamo sempre dei confronti fra Juventus e Bayern Monaco, lo avrete capito. E stavolta in esame ci sono Thomas Muller e Paulo Dybala, i prescelti come fuoriclasse del big match.

Ti conosciamo bene, Paulito. Il vero protagonista della rimonta bianconera e delle 15 vittorie consecutive sei tu, è inutile negarlo. Gol, assist ed esultanze una più bella dell'altra: così Paulo Dybala ha conquistato i tifosi bianconeri dopo il suo arrivo con scetticismo per la cifra pagata al Palermo (32 milioni + 8 eventuali di bonus). Il suo ex presidente Zamparini si è sbilanciato più volte: "Ho dato alla Juve il nuovo Messi". Insomma, niente di particolare, eh? L'affetto per questo ragazzino argentino a Palermo è rimasto, con il soprannome di "'u picciriddu", il bambino. Anche se come soprannome preferiamo quello affibiatogli in Argentina, "La Joya", il gioiello. Uno non diventa fuoriclasse in 7 mesi ma per lui dobbiamo concederci un'eccezione: come Dybala ne sono passati pochi, Guardiola lo sa bene e chissà in cosa si sarà ingegnato per limitarlo.

E poi c'è lui. Uno di quei giocatori clamorosi, un lavoro per la squadra portato a livelli estremi, che gli concede di poter giocare in qualsiasi posizione. Manca Alcantara? Faccio la mezz'ala. Manca Robben? So fare l'esterno destro. Non c'è Douglas Costa? Nessun problema, lo salto io l'uomo. Cosa, manca Lewandowski? La metto dentro io, tranquillo. Guardiola sa bene l'importanza di Muller e a quanto pare è pronto a sborsare una bella cifra per portarselo in Inghilterra, l'anno prossimo. La risposta però è negativa: Muller è bavarese, si sente bavarese e vuole "restare al Bayern Monaco fin quando non mi cacciano", a sua stessa detta. Le arie di cessione sono passate, è fedeltà, e Muller da campione del mondo e d'Europa vuole rivincere col suo Bayern Monaco, perchè la sua grinta non passa mai, e si vede dalle sue esultanze: delle urla, letteralmente, sotto i tifosi. E limitarlo è difficile, difficilissimo.

Insomma, metterli sullo stesso livello è un po' un'esagerazione: Muller è un'istituzione del calcio tedesco e su di lui non abbiamo dubbi. Però Dybala non ha ancora segnato in Champions League e sa bene quanto potrebbe pesare fare il primo proprio ai danni del collega tedesco che, dalla sua, la Juve l'ha già ferita... Questa è Juve-Bayern, abbiamo detto abbastanza sui singoli. La differenza la farà la squadra, ma questi due in forma sono un problema per gli avversari.