Una partita, quella con il Bayern Monaco, che non è come tutte le altre, una partita diversa per sensazioni e atmosfera. Una partita che potrebbe segnare una svolta positiva per la stagione, l'ennesima. Lo sa Patrice Evra, il terzino sinistro della Juventus, che in un'intervista rilasciata a Sky e Premium e riportata da Juventus.com ha parlato anche della stagione in generale, di quanto fatto finora e di quanto ancora c'è da fare: "Dopo l'inizio della stagione in molti ci davano già per finiti e invece siamo lì. Quanto fatto è qualcosa di normale, perché quando sei nella Juve devi stare nei primi posti. Quindi, se da una parte devo fare i complimenti alla squadra, dall'altra mi viene da dire che abbiamo fatto solo il nostro dovere. Quando giochi qui la cosa più difficile è rispettare la storia e noi stiamo cercando di farlo, provando a vincere il campionato per la quinta volta consecutiva. In questi mesi è cresciuta la nostra forza caratteriale e questa è una bella vittoria, ma non abbiamo ancora fatto nulla. Siamo più sereni, ma abbiamo ancora più fame".
L'attenzione si sposta ovviamente subito sulla partitissima contro il Bayern Monaco di martedì sera, gara che come detto può rappresentare un'altra svolta: "In partite del genere l'aspetto mentale, essere sereni è la cosa più importante. L'errore più grave sarebbe “giocare prima” la partita, perché se lo fai, quando scendi in campo è come se avessi addosso un giubbotto da 20 chili. Invece devi giocare per divertirti. Quant'è bello quando vedi lo Juventus Stadium pieno! Mi viene da giocare con il sorriso, con passione e penso: “Voglio dare il massimo per questa gente”. Si tratta solo di essere concentrati su quello che bisogna fare, senza pressione. Il mister ti presenta un “menù” e tu devi solo seguirlo. Dobbiamo goderci una partita così grande, sentendo lo stadio e provando tutte le emozioni che scatena, perché è una fortuna e un privilegio poterla giocare".
Le motivazioni sono quindi fortissime, e Patrice Evra spiega la ricetta per battere il Bayern Monaco, lui che ultimamente, con la maglia del Manchester United, ha ricevuto solo delusioni, con due eliminazioni negli ultimi anni: "Sono sicuro che potremo fare qualcosa di grande, ma avremo bisogno di tutti e tutti, dovremo crederci. Avremo bisogno di uno Juventus Stadium bello caldo e tutti dovranno emanare onde positive, credere che potremo fare qualcosa di importante già nella partita di andata e sapere che la qualificazione rimarrà aperta dopo il fischio finale. Dovremo giocare con con la testa, personalità, umiltà e senza paura, essere tatticamente pronti, essere pronti anche a soffrire. Se un compagno sbaglia un passaggio si deve pensare che la colpa può essere nostra, che non gli abbiamo offerto più soluzioni. Per quanto sto vedendo in allenamento sono sereno. Loro sono favoriti, ma ho molta fiducia nei miei compagni e credo che se chiedeste a Guardiola o ai suoi giocatori se pensino che sia facile giocare contro di noi, risponderebbero di no".
Indiziato numero uno tra i papabili per decidere la gara è Mario Manzukic, ex di giornata e di ritorno da un infortunio. Il numero 33 carica il compagno: "Vorrà far male al Bayern, avrà un'altra fame e stimoli diversi da noi. Quando c'è Mario non ho mai visto un difensore uscire dal campo tranquillo, perché lui lavora molto per la squadra, un lavoro sporco importantissimo, specie contro il Bayern che tiene molto il pallone. Se riusciremo a mettere loro pressione però, potrebbe venirne fuori qualcosa di positivo".