Un ottimo Bologna frena la Juventus costringendola al quarto pareggio stagionale, il primo dopo 15 vittorie consecutive. Una striscia che si interrompe dopo una partita non giocata benissimo dai bianconeri, che escono dal Dall'Ara con qualche rimpianto. Massimiliano Allegri, ai microfoni di Premium Sport, ha commentato così la gara: "Eravamo partiti bene, con situazioni favorevoli. Loro hanno corso  e raddoppiato molto. Quando abbiamo avuto spazio siamo arrivati male; nell’ultima occasione Morata e Cuadrado sono sulla stessa linea di passaggio. Dispiace non aver vinto. Mi è piaciuto l’approccio e la voglia di vincere fino alla fine credendoci, ci sono anche gli avversari però… venivamo da una partita come quella col Napoli, stasera abbiamo fatto un punto, sarà un duello fino alla fine".

Il bilancio finale dei tiri in porta della Juventus è però pari a zero. Perché? "Bisognava allargare più il gioco e con più velocità - spiega Allegri - Magari dopo 5 minuti segnavamo su corner e cambiava la partita. Dopo 15 vittorie ci sta una partita giocata meno bene, ma siamo ancora davanti e il Napoli deve ancora giocare; non era deciso niente e non è deciso niente nemmeno adesso". 

Le scelte tattiche, ovvero il ritorno al 4-3-1-2, erano in parte obbligate, ma senza dubbio non sperimentali. Questo il commento del tecnico a riguardo: "La squadra conosce il sistema: con questo modulo possiamo fare più linee. Cuadrado non si è allenato mezza settimana per questa botta alla caviglia; Pereyra non aveva i 90 minuti nelle gambe, ha fatto un buon rientro, ma gli mancava la precisione nei tocchi. Morata come caratteristiche è più esterno rispetto a Zaza. Bisognava spingere di più coi terzini, Pogba ha aperto molto da un lato ma per il resto abbiamo creato poco. Volevamo sbloccarla subito e infatti abbiamo iniziato bene, poi è finita male".

E ora il primato torna alla portata del Napoli: "Lunedì tiferò Milan, il Napoli è secondo… speravamo di vincere tutte le partite ma nel calcio è impossibile prevedere".

La testa però va ora alla Champions League ("Meglio giocare una partita ogni 3 giorni, noi siamo abituati così rispetto a una alla settimana", dice il tecnico), martedì arriva il Bayern Monaco: "In Champions è diverso perché si gioca in 180 minuti, dobbiamo essere bravi sia in casa che in trasferta.  Può essere un vantaggio che Guardiola andrà via? Sono abituati a queste cose, non mi cambia molto, noi siamo professionisti e anche loro, sono abituati a dire tutto con 6 mesi d’anticipo. Mandzukic sta bene, Khedira sarà a disposizione, Chiellini speriamo così come Sandro. Domani recuperiamo, domenica iniziamo a prepararla, veniamo da un periodo difficile sia mentalmente che fisicamente".