Si ferma a 15 la striscia di vittorie consecutive della Juventus in Serie A: è il Bologna a decretare il primo stop dalla sconfitta sul campo del Sassuolo, sempre in terra Emiliana, dove i bianconeri hanno ottenuto una sola vittoria, sul campo del Carpi. Termina 0-0 l'anticipo del venerdì al Dall'Ara, in una grande atmosfera che non ha però portato una gara spettacolare, bensì bloccata, specialmente per grandi meriti dei padroni di casa, capaci di ingabbiare perfettamente gli avanti bianconeri, poco pericolosi contro le due linee difensive varate da Donadoni.

Allegri prova a sparigliare inserendo un trequartista come Pereyra: era dalla gara casalinga col Milan che non si vedeva il 4-3-1-2. In mezzo al campo Sturaro prende il posto di Khedira e davanti riposa Dybala, titolare la coppia Zaza-Morata. Risponde il Bologna con il classico 4-3-3 senza sorprese, eccetto Rizzo, che prende il posto di Mounier nel trio d'attacco.

La mossa di Donadoni paga, perchè il prodotto della Sampdoria gestisce perfettamente sulla corsia di destra, aiutando Donsah e Mbaye nel contenimento di Pogba, che gioca una gara sotto tono. Le prime occasioni la Juve le crea grazie ai calci piazzati, nonostante un bell'inizio sotto il profilo della voglia e dell'intensità: entrambe capitano a Patrice Evra, che prima di testa e poi col sinistro in mischia non trova la porta.

Il Bologna gioca più di rimessa, azzeccando la ripartenza al 21', quando Destro spara da lontano: la palla prende una traiettoria strana, Buffon non respinge alla perfezione e Donsah dal limite non inquadra la porta, sciupando una buona opportunità. I bianconeri collezionano invece corner, ma non riescono mai a concludere davvero pericolosamente verso la porta di Mirante, che si trova davanti una difesa da sette in pagella.

Vedendo Pereyra in difficoltà nel trovare la posizione, nonostante alcuni buoni spunti, Allegri all'intervallo si gioca la carta Cuadrado, e da destra arriva il primo pericolo della ripresa: Lichtsteiner crossa dal fondo per Pogba che a centro area prova la girata, senza centrare lo specchio. Il francese si allarga sulla sinistra (come contro il Napoli) nella ripresa, limitando la sua pericolosità. I bianconeri vanno anche in inferiorità numerica a centrocampo, non soffrono praticamente nulla ma nemmeno concludono.

Due punizioni di Giaccherini e Destro e una botta al volo dell'ex di giornata sono le uniche conclusioni della squadra di Donadoni, che terminano tutte alte. Va meglio invece alla Juve: Marchisio prova a spingersi in avanti e due volte trova Pogba, smarcato ottimamente in fascia. Il primo tentativo finisce sul fondo, il secondo è invece un cross di prima che Mirante devia mandando fuori giri Cuadrado e Dybala (subentrato senza impatto).

L'ultima reale occasione è una girata improvvisa di Morata messa in corner inutilmente da Mirante, essendo la conclusione comunque destinata sul fondo. Il fischio finale sancisce il primo stop della Juve dopo 15 partite, merito soprattutto dell'organizzazione della squadra di Roberto Donadoni. Il Napoli cerca il controsorpasso, ma l'impressione è che questo campionato ha ancora tutto da dire. E la Juve ora pensa al Bayern, ammesso che già la testa non fosse alla Champions...