Vigilia da capolista, la prima da inizio anno per Massimiliano Allegri. La rimonta della sua Juventus è stata completata settimana scorsa con l'1-0 sul Napoli, ma ora c'è da mantenere il ritmo vincente, cercando di proseguire la striscia di 15 vittorie consecutive. Obiettivo sedicesima in una gara impegnativa al Dall'Ara contro il Bologna, presentata oggi in conferenza stampa dal tecnico bianconero.
Allegri ha esordito parlando dell'avversario e sottolineando l'importanza della sfida in terra Emiliana, spendendo anche parole importanti per il collega Donadoni: "Al Bayern non penso, la partita è martedì, ci penseremo da sabato. La partita di Bologna è fondamentale per noi, vale un pezzo di scudetto, ci consente di andare a +4 e aspettare la partita del Napoli lunedì contro il Milan. Va giocata con testa e tecnica, il Bologna sta facendo molto bene, è ben organizzato e Donadoni sta facendo un gran lavoro, con lui la squadra ha cambiato pelle e trovato i risultati. Anche l'anno scorso a Parma ha fatto bene. Dobbiamo essere responsabili dell'importanza della partita, il Bologna non ha niente da perdere per l'ottima classifica, ha grande entusiasmo e vorrà batterci".
Il tema che tiene banco intanto è però il bollettino medico, abbastanza preoccupante per il numero di giocatori non al meglio. Allegri fa il punto ma non si mostra preoccupato: "Giocherà la formazione migliore. Cuadrado sta bene, Alex Sandro non ha lesioni e verrà valutato, potrebbe essere a disposizione martedì. Bonucci è a disposizione, Khedira devo gestirlo, Asamoah rientra settimana prossima, Mandzukic e Chiellini quasi sicuramente saranno a disposizione sabato, valuteremo per martedì. Prendere rischi non ha senso, si rischia di perdere i giocatori per 10 partite. Con il Bayern è importante, ma abbiamo anche il ritorno, le 13 di campionato e la Coppa Italia". Capitolo a parte per Lemina, che dopo un buon inizio è caduto nelle grinfie della sfortuna: "Ha avuto l'influenza, oggi valuteremo. Il suo ginocchio? Ogni tanto gli salta fuori un'infiammazione".
Il discorso indisponibili e infortunati è ovviamente tra i più in voga, specialmente in un periodo chiave dell'annata. Il tecnico bianconero sottolinea l'importanza della rosa ampia, chiudendo l'analisi della situazione con il dato di fatto: "Asamoah non è una ricaduta, nessuno si poteva immaginare che fosse a disposizione sempre. Gli infortuni che abbiamo noi li hanno anche le altre squadre, quando si hanno soprattutto tante partite a buona intensità. Khedira nell'ultimo anno e mezzo ha giocato pochissimo, era impensabile giocasse 50 partite. Caceres ha avuto problematiche anche l'anno scorso. Sono giocatori che vanno gestiti, ma ho una rosa ottima che mi permette di far recuperare e gestire questi giocatori. Prendersi rischi è da folli, l'anno scorso rischiai con Pogba in Champions dopo l'infortunio. Ora la situazione è sotto controllo, e poi c'è il dato di fatto: siamo primi in campionato, agli ottavi di Champions e quasi in finale di Coppa Italia".
Resta comunque viva l'ipotesi turnover, lasciando a riposo alcuni uomini chiave. Sull'attacco: "Dybala è quello che ha giocato molto di più con grande dispendio, ha avuto questi giorni di recupero e ieri ha fatto un bell'allenamento, può darsi parta con Morata e Zaza per avere un cambio in panchina importante. Zaza ha fatto un gol molto importante, lo considero un titolare come gli altri tre, ma purtroppo ho da fare delle scelte...". Sulla difesa: "Rugani può giocare sia con Barzagli che con Bonucci, indifferentemente. Leo come caratteristiche è quello che da dietro costruisce meglio e ha più giocate da centrocampista, dipende sempre da che giocatori metto in campo per lo sviluppo del gioco. Barzagli sta bene, vedrò oggi cosa fare, è passata una settimana dalla partita di Napoli. Anche Bonucci se starà bene giocherà".
E anche sul centrocampo, reparto che potrebbe rivedere la presenza del trequartista: "Padoin può giocare, valuterò dopo l'allenamento di oggi come stiamo, Cuadrado ha fatto differenziato ma sta bene, Pereyra non ha i 90 minuti nelle gambe, è tanto che non gioca ma può partire dall'inizio e giocare magari 60 minuti".
Nonostante la vittoria nello scontro diretto e la prima posizione, ovviamente Allegri non vuole cali di tensione anche per una questione di continuità, ma gli stimoli per la squadra vengono da sè: "In questi momenti non c'è da gestire, domani abbiamo l'obbligo di prendere tre punti, che sono importanti per la classifica e per il prosieguo del campionato. Prima l'obiettivo era raggiungere e superare il Napoli, ora è mantenere e migliorare la classifica. Col Napoli era una partita non decisiva per lo scudetto, più per loro che per noi. Domani non possiamo perdere punti per strada. La quota scudetto rispetto al girone d'andata si è alzata a 85-86 punti".
E l'euforia, come si gestisce? "Bisogna pensare partita per partita, la squadra ha raggiunto un equilibrio importante, più avanti andiamo e meno probabilità abbiamo di sbagliare. Il risultato dipende da tanti fattori".
Chiusura ancora riguardante la Champions League e l'impegno col Bayern, sempre in relazione agli infortuni: "Martedì non ci prendiamo rischi, è la prima del doppio confronto. Se noi saremo bravi a qualificarci, ci qualificheremo sicuramente a Monaco". Testa a Bologna, prima del Bayern: il mese cruciale della Juventus comincia da domani.