Guardarsi indietro e ripercorrere tutta la strada con gli occhi. Daniel Ciofani vive un sogno, quello di giocare in Serie A con il suo Frosinone, sperando di poter continuare a lottare, come accaduto in altri anni, ma con obiettivi diversi. Il capitano del Frosinone ha parlato alla Gazzetta dello sport riguardo al calore e alla tensione delle sfide recenti: "In questi ultimi 3 anni abbiamo affrontato sfide piene di adrenalina come quelle dei playoff di Lega Pro. Ripenso alla finale contro il Lecce, l’impresa più importante di sempre per noi. Certe gare di A non reggono il confronto con partite così accese, per cuori forti. In B abbiamo giocato 7-8 ‘finali’ da brivido. Queste gare ci piacciono, noi ci siamo. E se riusciremo a salvarci sarà un altro miracolo sportivo".
La mente viaggia anche al futuro, verso diversi lidi, ma sempre con i piedi per terra e con l'obiettivo ben chiaro: "Io guadagno quanto merito di guadagnare, ma sono anche molto ambizioso. Leicester? Nella loro rosa potrei starci, anche se loro giocano tanto in contropiede. Se devo confessare un sogno, allora dico Milan, la squadra per cui ho sempre tifato. Spero di arrivare il prima possibile in doppia cifra: sono a 7 gol, sarebbe fantastico, ma già posso dire di aver vinto la mia scommessa: Ciofani in A può giocarci".
Il Frosinone si trova a soli due punti dalla zona salvezza, occupata al momento da Genoa a Sampdoria, le grandi delusioni. Ciofani afferma: "Le genovesi hanno organici imparagonabili, ma bisogna anche vedere come reagiranno al momento difficile. Direi che puntiamo soprattutto Palermo e Udinese: può essere un vantaggio per noi poterle affrontare al Matusa". Quel Palermo che ha nuovamente riportato Iachini in panchina dopo tanta bagarre: "Qualcuno dice che è una scelta tardiva, io dico invece che la mossa di Zamparini mi preoccupa, perché sono certo che il tecnico risistemerà le cose in fretta. L’Udinese è una squadra imprevedibile, sa segnare anche all’ultimo istante. Ha attaccanti forti come Zapata, Thereau, Perica e Matos, giocatori d’esperienza".
E per tutta la strada fatta il numero nove ringrazia due persone: "Il d.s. Marco Giannetti: gioco per lui dai tempi del Celano. Ha coronato un sogno, scommettendo su di me e Dionisi, mi diceva che saremmo arrivati in A. E ringrazio pure Stellone, un tecnico coerente, equilibrato".