La risolve l'uomo della panchina, la risolve Simone Zaza: è lui il man of the match dell'attesissima sfida tra Juventus e Napoli, che sancisce il cambio al vertice della classifica e la vittoria consecutiva numero 15 in campionato sulla sponda bianconera. Basta un 1-0, un gol per decidere una partita equilibrata, giocata alla pari, ma quando le squadre sembravano accontentarsi del pareggio è arrivato il lampo sull'unica disattenzione degli azzurri di Sarri, complice anche una buona dose di sfortuna: la deviazione di Albiol mette fuori causa Reina.
Gli ospiti non cambiano l'undici, scegliendo i titolarissimi, ma modificano l'atteggiamento: gli esterni offensivi restano più bassi per raddoppiare e aiutare in fase difensiva, lasciando però un Higuain abbastanza nervoso nella morsa dei centrali bianconeri. Allegri opta per il 4-4-2, modulo quadrato, mantenendo un profilo basso e rispettoso nei confronti dell'avversario. Il recupero di Khedira si dimostra fondamentale (perfetto il tedesco), così come la difesa ritornata appunto a quattro, con Pogba largo a sinistra.
Pronti-via ed il Napoli attacca subito cavalcando la corsia di sinistra, con una gran sgroppata di Koulibaly e un'incursione di Insigne, uno dei pochi lampi del 24. La Juve come detto mantiene il profilo basso, prova ad uscire con calma cavalcando gli esterni e prendendo il pallino del gioco, sfruttando la libertà concessa a Marchisio: sulla prima vera azione, al 14', i bianconeri vanno alla conclusione, partendo da un ottimo disimpegno e liberando Cuadrado, il cui destro sul primo palo è facile preda di Reina. Cinque minuti dopo ci prova anche Pogba su punizione dai 25 metri, la palla sorvola però di poco la traversa.
Alla mezz'ora arriva la folata del Napoli, che cerca di giocare anche di rimessa trovando spazi con i terzini, specialmente con un Hysaj che compie qualche errore tecnico ma gioca comunque una buona partita. Dal piede dell'albanese al 35' parte un cross verso Higuain che a centro area si vede anticipato da un Bonucci monumentale: con la punta del piede il numero 19 bianconero anticipa l'intervento di testa del Pipita mettendo in corner. Insieme a Barzagli l'ex Bari rappresenta una colonna, ma una botta al ginocchio in uno scontro con il suo compagno Khedira lo mette fuorigioco in apertura di ripresa. Lo rileva Rugani.
Nei primissimi minuti del secondo tempo ancora Napoli, ancora con Insigne che spezza un buon raddoppio sul fondo ma crossa male e di fatto sul primo palo addosso a Buffon. Anche i bianconeri hanno la loro chance al 52' con Evra: destro da dentro l'area sugli sviluppi di una palla inattiva che termina alto sopra la traversa. All'ora di gioco Juve vicinissima al vantaggio: un Pogba sontuoso sulla sinistra trova rasoterra il rimorchio di Dybala dentro l'area, il suo sinistro termina alto.
La girandola di cambi bianconera non porta inizialmente grandi variazioni, specialmente l'ingresso di Zaza al posto di Morata non dà immediati frutti, se non una palla recuperata sui cui sviluppi non succede nulla. Il Napoli torna a crescere, cerca di controllare passando dai piedi di Jorginho e prova la soluzione da fuori con Hamsik, un sinitro improvviso che sfiora l'incrocio. Con la partita quasi in pugno e il pareggio ormai scritto, arriva il lampo: Alex Sandro (subentrato a Dybala a cinque dal termine, come nel derby di campionato) di testa rende giocabile un pallone che viene appoggiato a Zaza. Koulibaly lo lascia girare, il lucano ha spazio ai 22 metri e prova la botta, Albiol devia e rende vano il tentativo di Reina. 1-0, tripudio bianconero.
Sarri rischia tutto, dopo aver inserito Mertens (zero impatto) si gioca anche la carta Gabbiadini. La Juve potrebbe raddoppiare in contropiede, ma non concretizza, mentre il Napoli tenta solo un tiro strozzato da fuori con il neo-entrato attaccante bergamasco. Quando Orsato sancisce il fischio finale, i sorrisi sono solo a tinte bianche e nere: alla 25esima giornata è tornata capolista, conquistando la vittoria consecutiva numero 15 e prendendosi il big match.