A Padova si cerca di voltare pagina, dimenticando i tempi bui recenti, per ritornare ai fasti di un tempo. La squadra sta disputando il campionato di Lega Pro, con risultati fin troppo altalenanti, visto il blasone, situata a metà classifica, con sei punti di scarto dalla zona playoff. Nonostante il rendimento in campo, la società vuole sognare in grande, con un progetto ambizioso, atto a rilanciare il Biancoscudo nel suolo nazionale, riportandola nelle categorie nobili, dopo il fallimento e la ripartenza dalla Serie D.
Nella giornata di ieri, l'amministratore delegato della nuova società euganea, Roberto Bonetto, ha tolto il velo del progetto del nuovo stadio: un impianto da ventiduemila posti a sedere, che andrebbe a rimpiazzare lo Stadio Euganeo, da sempre malvisto dai padovani. Non solo uno stadio per il Padova Calcio, ma un centro di allenamento per la prima squadra e settore giovanile, più un palazzetto dello sport e una piscina coperta. Il tutto verrebbe a costare sugli ottanta milioni di euro. A favore del progetto per la nuova cittadella sportiva padovana, c'è la normativa vigente, che stabilisce l'utilizzo del terreno adiacente allo Stadio Euganeo, destinato ad attività sportive.
Tutto pronto, quindi, per la posa della pietra del nuovo stadio?
Niente affatto: il sindaco di Padova, Massimo Bitonci, frena gli entusiasmi, dichiarando che non c'è stata alcuna proposta formale al Comune, proprietaria del terreno adiacente allo stadio attuale, tuttavia, apre le porte alle proposte progettuali degli investitori privati, ma fissando una condizione: tutte le attività commerciali, dovranno essere realizzate all'interno dell'impianto sportivo e non attorno ad esso. Nel frattempo, l'unico progetto già avviato è il rinnovo dello Stadio Plebiscito, casa del rugby, che vedrebbe il trasferimento della società calcistica nell'ormai ex impianto del Petrarca Rugby, a partire dalla prossima stagione.
E i soldi?
Posto che, nelle cassi comunali, i fondi non sono sufficienti per coprire le spese di costruzione dell'eventuale stadio nuovo, il progetto dovrà essere finanziato quasi totalmente da privati, ma con il supporto del Comune di Padova nella costruzione della cittadella sportiva. Circolano diversi nomi di imprenditori locali importanti: inizialmente si parlava di Francesco Cannella, owner della catena di supermercati Alì, ma il diretto interessato ha respinto le voci di un suo possibile coinvolgimento, ammettendo però di essere stato presente al tavolo delle trattative con la dirigenza biancoscudata. Al primo rifiuto, Bergamin e Bonetto potrebbero aver virato su Ennio Doris, Mr. Mediolanum. Per ora si tratta solo voci, non è uscito nulla di ufficiale dagli uffici di Mediolanum Group, circa il possibile finanziamento per il nuovo stadio, ma è stato approvato un piano di finanziamento a medio termine triennale con Banca Mediolanum. Inoltre, Ennio Doris, è padovano, precisamente di Tombolo, il che rispecchia l'identikit di Mister X, colui che finanzierà il progetto Nuovo Euganeo.
Si susseguono gli indizi, la speranza non muore mai, solo il tempo dirà se questa storia avrà un lieto fine o sarà la classica "buffonata" all'italiana.