Una settimana alla sfida contro il Napoli, ma prima c'è da pensare alla trasferta di Frosinone. Dopo essere già stata beffata all'andata, la Juventus non vuole nuovamente subire uno stop difficile da digerire dai Ciociari, per cui Massimiliano Allegri, nella tradizionale conferenza stampa della vigilia, ha chiesto attenzione ai suoi, di scena domani pomeriggio al Matusa. Prima di tutto però un doveroso omaggio: "In bocca al lupo a Martin Caceres per quel che gli è capitato, l'operazione è andata bene e speriamo di riaverlo con noi, è una grave perdita per noi come ragazzo e come giocatore".

Tiene banco senza dubbio la questione turnover in vista del Napoli: "Non terrò conto dei diffidati, l'unico dubbio che ho è Bonucci, se farlo recuperare o meno perchè ha fatto molte partite. I tre punti domani sono come quelli col Napoli, dobbiamo rimanere in scia, ma poi ci saranno altri punti in palio, non bisogna fare calcoli, domani è una partita in cui i tre punti contano come tutti gli altri - spiega Allegri, che poi torna anche sulla partita dello Stadium - All'andata abbiamo lasciato due punti in casa e il Frosinone sui 24 gol che ha segnato ne ha segnati 8 su calcio da fermo, quindi non era un caso: noi siamo stati un po' polli, ma è una delle loro migliori caratteristiche".

E nel frattempo, sfrutta l'occasione per ribadire le idee sul suo futuro: "Ho un contratto fino al 2017 con la Juventus dove sto bene, stiamo lavorando per dare un futuro a questa squadra. Abbiamo tanti impegni e tanti obiettivi, bisogna essere concentrati. Del futuro non ha senso parlarne".

Poi si ritorna a parlare della partita, con l'idea di tornare alla difesa a quattro in caso di riposo del regista arretrato della Juve: "Il posto di Bonucci lo può prendere Rugani che penso che in una difesa a tre possa fare meglio da centrale, altrimenti potremmo giocare a quattro, quest'anno l'abbiam fatto solo una o due volte. Conta comunque l'atteggiamento, bisogna essere consci dell'importanza della parti, sono tre punti verso l'obiettivo finale anche contro un Napoli che viaggia ad alta velocità". E intanto Pereyra porta buone novelle: "Sia lui che Lemina han fatto un buon test in amichevole, non partirà dall'inizio ma può diventare un buon cambio".

Per il resto, la situazione è delineata, anche se mancherà Evra: "Sturaro è completamente recuperato, Asamoah in settimana rientrerà con la squadra, così come Khedira, Mandzukic difficilmente sarà a disposizione per Napoli. Chiellini è nei convocati. Evra ha avuto un virus influenzale, non era in condizione e domani rimarrà a casa". Se dovesse essere 4-3-1-2, spazio per il Profeta: "Hernanes sta bene, è cresciuto molto e quindi è a disposizione, è un giocatore importante e recuperato".

"Statisticamente vince la miglior difesa, anche se il Napoli ha il miglior attacco. Il campionato è ancora lungo, ci sono squadre anche dietro come l'Inter, la Roma e la Fiorentina, lo stesso Milan è in una buona condizione. Quindici partite fa noi eravamo dodicesimi e il Napoli settimo/ottavo, figuriamoci da qui alla fine con tutti gli scontri diretti. Può cambiare tutto", spiega Allegri riguardo alla corsa scudetto. Una corsa che passa anche da partite come quella in casa con il Genoa: "L'anno scorso abbiamo vinto 1-0 col Genoa, 1-0 col Sassuolo, un 2-0 con l'Empoli molto complicata. Nell'arco di un campionato non si può giocare sempre bene, bisogna vincere anche le cosiddette partite sporche, se siamo in grado di vincerle quando capitano avremo più possibilità di vincere il campionato. I ragazzi sono stati bravi a vincere contro una squadra come il Genoa che marca a uomo a tutto campo".

Sempre riguardo all'1-0 contro il Genoa, Allegri fa anche un discorso di natura mentale, non solo tecnica: "Dopo la partita di Verona, vinta apparentemente in modo semplice, c'è un minimo di flessione mentale. La partita di mercoledì ci ha riportato con i piedi per terra. Da qui alla fine vincere sarà sempre più difficile e i punti varranno il doppio. Se manteniamo questa condizione, avremo più possibilità di centrare gli obiettivi".

E infine chiusura sul mercato, che anche se chiuso resta sempre un tema attuale: "Abbiamo condiviso con la società quel che c'era da fare, nel calcio succedono delle cose, l'infortunio di Caceres è capitato dopo la chiusura del mercato. Ci sono tante soluzioni, è inutile avere una rosa di 30 giocatori dei quali 10 non possono nemmeno fare allenamento".