Entusiasmante, avvincente, da togliere il fiato. Quello che l'avversario sente sul collo dopo ogni giornata, sa che sei lì, proprio dietro di lui, e che non hai ancora mollato. Allora accellera, cerca di seminarti ma rimani sempre lì, a distanza invariata. Il duello tra Napoli e Juventus entra nella fase clou, mancano solo due giornate alla resa dei conti, ma sono proprio queste due giornate la qualifica del Gran Premio, è il momento in cui si decide la griglia. Il gran premio verrà assegnato invece tra quindici giornate, quello che intere piazze sognano, ma solo una delle due può conquistare. Si spengono le luci, la bandiera a scacchi è lontana, ma intanto rombano i motori.
Il Genoa, dopo il pareggio noioso ma utilissimo ai fini della classifica in casa contro la Fiorentina, cerca gloria allo Juventus Stadium in questo turno infrasettimanale. Un periodo questo, per i grifoni, in cui il buono stato di forma la fa da padrone, vedasi anche la vittoria esterna all'ostico Atleti Azzurri di Bergamo, il 4-0 rifilato al Palermo nella sfida salvezza e il pareggio un po' stretto contro l'Hellas Verona. Insomma, una sconfitta quest'oggi non sarebbe un dramma per i grifoni, consapevoli che le partite da vincere sono ben altre, ma uno sgambetto ai bianconeri darebbe ancora più morale e fiducia per fare bene nei prossimi impegni. I rossoblù in questa finestra di mercato hanno perso un uomo importante come Perotti, ma hanno al contempo guadagnato nell'affermazione dei propri giocatori chiave, vedi Pavoletti, nella scoperta di nuove risorse, vedi Suso, e nell'affinità tra i giocatori nonchè nella fluidità della manovra. Per la Juventus quest'oggi invece sono obbligatori i tre punti per rimanere sulla scia del Napoli impegnato all'Olimpico contro la Lazio. I segnali arrivati dalla trasferta del Bentegodi sono più che incoraggianti per Allegri che ha ritrovato, in questo periodo di assenza di Mandzukic, l'Alvaro Morata dei tempi d'oro, quello che ha letteralmente trascinato i bianconeri l'anno scorso in finale di Champions League. Oltre all'importanza dei singoli, è stato possibile osservare l'intensificarsi del gioco corale e lo sviluppo dell'abilità tecnica dei calciatori, soprattutto di Paul Pogba e Paulo Dybala che hanno sfornato numeri da alta scuola. Niente passi falsi quindi, l'obiettivo, per la tredicesima volta di fila, è vincere e convincere.
55 i precedenti tra le due compagini, nettamente favorevoli alla causa bianconera. Sono stati infatti 42 le vittorie dei padroni di casa, 10 i pareggi e 3 le vittorie esterne. Nella gara d'andata a Marassi la Juve si è imposta per 2-0 grazie ad un autogol di Lamanna e ad un rigore trasformato da Paul Pogba. Nell'ultimo match a Torino invece, risalente al 22 Marzo 2015, i bianconeri vinsero di misura per 1-0 con una cannonata di Tevez al 25'. Arbitra il signor Russo della sezione di Nola.
Allegri dovrebbe cambiare qualcosa rispetto all'undici sceso in campo contro il Chievo. Si profila un 3-5-2 con Buffon tra i pali, in difesa Barzagli, Bonucci e uno tra Caceres e Rugani, con Chiellini che non è stato convocato dopo il turno di riposo. Sulle ali dovrebbero partire titolari Cuadrado e Evra, ma né la presenza di Lichtsteiner né di Alex Sandro sono da escludere. In cabina di regia agirà Marchisio in vantaggio su Hernanes, confermatissimi invece più avanti probabilmente Sturaro e Pogba, vista la lesione rimediata da Khedira. Nella coppia d'attacco invece spazio per Dybala, Morata nonostante l'ottima prestazione contro l'Inter e i clivensi potrebbe lasciar spazio a Zaza.
Parecchi dubbi anche per Gasperini che però non dovrebbe modificare lo scheletro della scorsa formazione. Quindi 3-4-3 con Perin in porta, Munoz, Burdisso e Izzo (espulso nel match d'andata) a giocarsi il posto con De Maio, dato per partente verso Firenze nelle ultime ore di mercato. A centrocampo agiranno Ansaldi sulla destra, Rigoni e Rincon centrali (in ballottaggio con Dzemaili) e Laxalt sulla sinistra. Il trio d'attacco sarà invece composto dal neo arrivato Cerci, Pavoletti e Suso.