Mezzogiorno di fuoco. Da una parte una corazzata che pare inarrestabile: Allegri punta alla dodicesima vittoria di fila, eguagliando il record di Conte della stagione dei 102 punti, e soprattutto a rimanere sulla scia di un Napoli che non sembra batter ciglio. L'Alvaro ritrovato, autore di una splendida partita contro i nerazzurri in Coppa Italia, potrà essere utile all'allenatore toscano in vista dei prossimi match, nei quali mancherà la punta croata Mario Mandzukic (fuori un mese). Dall'altra parte una squadra che non ha ancora trovato la giusta quadratura e probabilmente, la propria vera identità. Non che quella del Chievo sia una stagione scialba, anzi, il decimo posto premia l'abnegazione di una rosa che parte sempre per salvarsi e puntualmente si ritrova a dar fastidio alle grandi. Ma è la teoria del "si applica ma potrebbe fare di più" che non permette ai clivensi di fare il salto di qualità: potrebbe figurare ogni anno come cenerentola del campionato, potrebbe ricalcare la favola della squadra di quartiere in cerca dell'Europa, ma una serie altalenante di risultati la relega lì, a metà classifica. Ne è testimonianza la batosta subita all'Olimpico contro la Lazio domenica scorsa, arrivata dopo una vittoria e un pareggio rispettivamente contro Bologna ed Empoli. E' un fiore che non riesce a sbocciare, ma la Juventus spera che non sia una ginestra leopardiana, che "si piega ma non si spezza".
Dodici i precedenti tra le due compagini al Bentegodi, favorevoli agli ospiti: 8 le vittorie dei bianconeri, 3 i pareggi e una sola vittoria dei clivensi nella stagione 2010/11 con un gol decisivo di Granoche. La gara d'andata si è conclusa con il risultato di 1-1 con Dybala che ha risposto su rigore alla rete di Hetemaj del primo tempo. Nell'ultimo match a Verona, risalente al 30 Agosto 2014, i bianconeri si imposero per 1-0: bastò una autorete di Biraghi al 6' per espugnare la città di Giulietta e Romeo. Arbitra il signor Doveri della sezione di Roma.
Maran non si snatura e punta sul 4-3-1-2, con Bizzarri tra i pali, in difesa Cacciatore sulla destra, Dainelli e Spolli centrali e Gobbi sulla sinistra. Pinzi (Rigoni), Radovanovic e Castro compongono la diga di centrocampo, Birsa invece agirà alle spalle di Mpoku e Inglese, coppia d'attacco.
Allegri invece conferma il 3-5-2 e schiera Buffon a difendere la porta, Barzagli-Bonucci-Caceres nelle retrovie, Lichtsteiner sulla fascia destra e Alex Sandro sulla sinistra (Evra squalificato). A centrocampo agiranno i soliti Marchisio, Khedira e Pogba, in attacco invece spazio a Dybala e Morata, entrambi in gol contro l'Inter.