"Siamo tutti delusi, bisogna avere la forza di rimettere in carreggiata la squadra, i ragazzi hanno fatto vedere di avere la qualità per affrontare partite impegnative e vincerle".
Questo il commento del patron dell'Udinese Giampaolo Pozzo, intervenuto ieri sera ai microfoni di Udinese TV per commentare il periodo nero della squadra di Stefano Colantuono. Tre sconfitte di seguito, contro Carpi, Juventue ed infine Palermo, che hanno trascinato i friulani nella zona caldissima della classifica, con gli emiliani terzultimi che adesso sono soltanto a sei punti di distanza. Non manca, tuttavia, la voglia al numero uno dei bianconeri di trascinare l'ambiente per rialzarsi da questo periodo nero.
"Vogliamo lottare e guardare avanti, faremo tutto ciò che è necessario per saltare fuori da questo momento di crisi. Bisogna fare comunque valutazioni, si sta vedendo se c'è bisogno di qualcosa a livello di rosa però non credo ci sia bisogno di rivoluzionarla. Si sono alternate prestazioni buone ad altre non accettabili. Noi abbiamo le nostre ambizioni, tutto ciò che facciamo è per crescere ma servono anche i risultati sportivi. Purtroppo le due cose non coincidono con gli sforzi che stiamo facendo e siamo tutti delusi".
Questo il parere del patron riguardo il da farsi per provare a guardare avanti, ed al futuro, con speranza e fiducia. Lavoro, sul campo come sul mercato, con la dirigenza che sta provando a rinforzare adeguatamente l'organico a disposizione di Colantuono, che però non è in discussione.
"E' troppo facile prendersela con l'allenatore, la responsabilità è ripartita tra tutti. Non ha sbagliato uno solo, avrà fatto qualche errore anche il tecnico così come tutti. Colantuono è fuori discussione, abbiamo 4 mesi di campionato e non vogliamo sprecare energie a parlare di cose che non esistono. All'Atalanta ha lavorato sei anni consecutivi in un contesto simile al nostro ed era serio ed apprezzato. Si va avanti fino in fondo con lui, senza discussione".
Si torna, inoltre, anche sulla scelta del ritiro, inevitabile per ritrovare serenità e lavare i panni sporchi in casa: "Il ritiro è necessario perchè serve concentrazione. Non basta essere precisi in tutto. L'anno scorso il Parma pur fallito e non consapevole del proprio destino e del futuro ci ha rullato, servono motivazioni".
Infine, per uscire dalla crisi, o quantomeno provarci, questa è la soluzione proposta dal presidente: "Dobbiamo tutti assumerci responsabilità se la squadra non funziona bene. Vuol dire che ognuno ha sbagliato qualche piccola cosa, abbiamo tutto il tempo di recuperare. I dirigenti hanno la nostra fiducia. Distribuisco la responsabilità di questo momento a tutti e mi assumo anche io le mie. Si è acceso una sorta di semaforo giallo, dobbiamo fare punti per allontanarci dalla zona pericolosa. Siamo consapevoli ma è inutile fare proclami, bisogna lottare con il coltello tra i denti".
Non solo, l'appello di Pozzo riguarda anche la tifoseria, decisiva per le sorti della squadra in un momento così caldo: "Chiedo un favore ai nostri tifosi: sono d'accordo che manifestino il loro malcontento durante la settimana, ma continuino a sostenere la squadra durante la partita. Ognuno ha la libertà di esprimersi ed è giusto, visto che pagano il biglietto, che ci siano idee e opinioni, anche se la propria squadra del cuore va sempre oltre il semplice spettacolo del calcio".