Secondo tempo straordinario per i biancocelesti, che vincono meritatamente all'Olimpico di rimonta. Il Chievo va in vantaggio alle prime battute di gioco, con Cesar, resistendo per un'ora di gioco all'assedio laziale. Il fortino clivense inizia a fare crepe e crolla definitivamente nell'ultima mezz'ora, sotto i colpi di Candreva, Cataldi e Keita. Paloschi spreca il rigore che avrebbe potuto riaprire i conti, la Lazio conquista i tre punti e allunga a +4 dal Chievo, rispettivamente nono e decimo in classifica.
Pioli lancia un rimaneggiato 4-3-3, con Radu e Bisevac davanti a Berisha, supportati da Konko e Lulic sulle fasce. A centrocampo, spazio a Cataldi in cabina di regia, affiancato da Parolo e Milinkovic-Savic, in qualità di ali, mentre nel reparto avanzato, Djordievic veste i gradi di punta centrale, con il duo Candreva-Keita di supporto come esterni. 4-3-1-2 a rombo per Maran, che schiera la solita difesa costituita da Cacciatore, Cesar, Gobbi e Dainelli, davanti al confermatissimo Bizzarri tra i pali. Mediana a tre con Pinzi e Castro laterali, che affiancano Radovanovic interno, mentre Birsa agisce sulla trequarti, dietro al duo offensivo Paloschi e Inglese.
Nemmeno il tempo di procedere al fischio d'inizio, che il Chievo gela l'Olimpico, con una rete di Cesar di testa: minuto 5', punizione da una distanza favorevole per i clivensi, Birsa trova il brasiliano, che insacca alle spalle di Berisha. La Lazio incassa il colpo, cercando una reazione, con Milinkovic-Savic, che impegna a più riprese Bizzarri, senza però sbloccare il risultato. I padroni di casa si proiettano in avanti alla ricerca del pari, rischiando, però, di subire il raddoppio con Inglese, che si rivelerà l'unica occasione dei veneti nella prima frazione, dopo il gol di Cesar. Nella seconda metà del primo tempo, sono i biancocelesti che insistono, con Keita, che spreca una buona occasione, peccando di altruismo. A ridosso dall'intervallo, Bizzarri evita il pari, superandosi, seppur con una discreta dose di fortuna, sul colpo di tacco di Parolo, mandando la sfera in angolo. Chiude il primo tempo Djordjevic, che accarezza la traversa di testa. L'arbitro fischia sullo 0-1 pro Chievo.
Riprende il gioco ed è subito sorpresa: al 48', Cesar investe Keita e l'arbitro non ha dubbi: doppio cartellino giallo e il difensore clivense deve abbandonare il campo. I romani fiutano l'occasione e riprendono la ricerca per il pareggio, con Matri e Klose che vanno vicini al pari. Al minuto sessantaquattro, Gobbi perde una palla sanguinosa in area e commette fallo su Candreva, causando il rigore. Il centrocampista nazionale non si fa ipnotizzare da Bizzarri e firma il pari dal dischetto. I biancocelesti non si accontentano: dopo il raddoppio sfiorato da Candreva, Cataldi sigla un eurogol, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, con un tiro al volo, che si infila a fil di palo alla destra di Bizzarri. Gli scaligeri non possono nemmeno reagire, che Candreva firma il tris, con un destro preciso sul secondo palo, dopo aver raccolto l'invito di Felipe Anderson, al minuto 82'. Un minuto dopo, Radu stende Paloschi ed è rigore per i gialloblù: lo stesso Paloschi si presenta sul dischetto, ma si fa ipnotizzare da Berisha, che spegne le speranze di rimonta dei veneti. Keita fa calare il sipario, con il poker biancoceleste, che annichilisce il Chievo Verona, grazie ad un secondo tempo straordinario.