Oggettiva. Efficace. Utile. Funzionale. La Goal-Line Technology, arrivata in Italia in questa stagione dopo l'introduzione l'anno precedente in Inghilterra, si è mostrata uno strumento decisionale ausiliario decisivo già in due situazioni molto complicate (Pepe in Chievo-Roma e Lichtsteiner in Juve-Lazio). La spesa vale il risultato, e dopo Premier e Bundes, anche in Serie A i gol-fantasma sono spariti in definitiva. La UEFA non è certamente rimasta indifferente e ha deciso ufficialmente di introdurre la tecnologia anche nella due competizioni di maggior calibro che organizza, ovvero Euro2016 e la Champions League (a partire ovviamente dalla stagione sportiva 2016/17).

Per quanto riguarda la prima, in Francia la GLT non è ancora stata introdotta, ma certamente questo primo passo, ovvero l'installazione negli stadi, perlopiù tutti nuovi, potrebbe risultare decisivo anche per dare un seguito e iniziare ad utilizzarla. Per la seconda, invece, dovranno attivarsi anche le piccole squadre che disputeranno la massima competizione europea per Club. La spesa non è comunque di enorme calibro per una società di calcio: 250mila euro per poter installare la GLT nel proprio stadio, un costo tutto sommato non eccessivo, anche per le suddette squadre "piccole" che ogni anno raggiungono l'Europa dei grandi, dal Gent al BATE e via dicendo.

"La decisione non impegna l'organo a scegliere un provider. La Fifa ha utilizzato il sistema Goal Control nel Mondiale del 2014, mentre il sistema Hawk-Eye è largamente impiegato nei campionati europei", scrive la GdS in proposito. L'introduzione a livello continentale della Goal Line Technology è senza ombra di dubbio un enorme passo avanti, coerente anche con quanto dichiarato dalla FIFA nei giorni scorsi, cioè una netta apertura alla moviola in campo, da studiare e da organizzare per poi aver pronto il piano definitivo entro il 2020. La questione è delicata, senza dubbio, ma questo decennio potrebbe rivelarsi decisivo per l'introduzione della tecnologia ausiliaria.