Motivazioni, certo. Tecnica, ovviamente. Grinta, altrettanto ovviamente. Ma anche tattica. La Juventus attende la Roma per proseguire la propria striscia di vittorie consecutive in campionato e portarla a undici, ma soprattutto (forse) per far fuori definitivamente i giallorossi dalla lotta scudetto, anche se già ora, a -9 dal Napoli e -7 dalla Juve, servirebbe un'impresa per rientrare. Può cominciare dallo Stadium il cammino? Può essere, non si può sapere a priori il risultato finale, certo è che questa versione della squadra di Allegri pare davvero un ostacolo difficilmente sormontabile.

Il tecnico opterà certamente per il 3-5-2, con il dubbio Barzagli in difesa: probabile, in caso contrario, l'impiego di Caceres, preferibile a Rugani in quanto a velocità (e da quella parte c'è Salah...). L'altro enorme dubbio riguarda le fasce, con i soliti noti a giocarsi un posto. Lichtsteiner a destra è assolutamente intoccabile, a sinistra le prestazioni che sta offrendo Alex Sandro fanno pensare a un suo impiego, ma occhio ad Evra e anche ad Asamoah, outsider decisamente credibili.

Inutile negare però che l'uomo chiave non agisce largo, nemmeno in mezzo, bensì in avanti: Paulo Dybala si è preso la Juventus, e la dovrà portare anche al successo contro la Roma. L'argentino con i suoi movimenti alle spalle di Mandzukic può portare fuori Rudiger, il quale ha mostrato diverse volte qualche problema di posizionamento. Ovviamente il suo partner in crime fungerà da riferimento e verosimilmente lotterà e attrarrà tutte le attenzioni di Manolas. De Rossi dovrà schermare davanti alla difesa (o funger da libero in caso di difesa a tre) e dare una grossa mano alla fragile retroguardia giallorossa.

In mezzo al campo si evidenzia una possibile superiorità numerica della Juve, tanto dipenderà dalla posizione del trequartista (Pjanic o Nainggolan?) avversario che andrà a prendere Marchisio nella prima fase di impostazione, mentre Dzeko darà probabilmente vita a un gran duello con Bonucci, che potrebbe tenerlo a uomo in fase difensiva. Il pressing del bosniaco, se portato efficacemente, costringerebbe Caceres e Chiellini a impostare il gioco, oppure ad appoggiarsi su Khedira e Pogba. Specialmente il francese dovrà compiere un lavoro nuovo, fungere da raccordo tra difesa e attacco, presupponendo che sia la Juve a tenere in mano il pallino del gioco.

Probabilmente Spalletti predisporrà un raddoppio sistematico dell'esterno destro (Florenzi) sul francese, lasciando Alex Sandro all'uno-contro-uno con Torosidis, con il brasiliano che potrebbe a questo punto avere ampio spazio di manovra e sfruttare il duello favorevole con il greco, poco convincente in quest'avvio. Se invece Florenzi rimanesse largo a destra, potrebbe beneficiarne lo stesso Pogba. Raddoppio del trequartista fortemente poco probabile, visto che nel caso Marchisio o Bonucci (in caso scalasse Dzeko) avrebbero tempo per impostare.

Insomma, sembra che la fascia sinistra della Juve sia quella con più possibilità di costruzione, ma attenzione a quel che potrebbe succedere a destra: se la Roma si muovesse tutta verso la propria sinistra, potrebbero essere tralasciati aspetti quali gli inserimenti di Lichtsteiner e Khedira, vista la poca attitudine difensiva di Salah e le troppe incertezze di Digne in stagione.

Ovviamente parliamo solamente di supposizioni, perchè la variante 3-4-1-2 della Roma cambierebbe le carte in tavola e saremmo ai duelli individuali, almeno sulla carta. E forse non conviene nemmeno così tanto ai giallorossi, che potrebbero sfruttare la posizione del trequartista per dar fastidio. In ogni caso, la parola non spetta a noi, né ad Allegri e nemmeno a Spalletti. L'unico verdetto che conta è quello del campo, e lo spettacolo in campo difficilmente mancherà.