Paulo Sousa voleva rinforzi, li ha chiesti e li sta ottenendo, soprattutto in un reparto che a tratti mancava di imprevedibilità: l'attacco. La Fiorentina vuole continuare a volare alta in classifica e crede nel colpaccio, per cui l'idea della dirigenza e del tecnico portoghese è quella di allungare la rosa in questo mercato invernale. Fino a qui, tutto bene, almeno in attacco, dove si sono resi necessari diversi ricambi per sopperire alle partenze, su tutte quella di Giuseppe Rossi, destinato al Levante in prestito, ma anche di Rebic, mandato in prestito al Verona.

Difficilmente sarà intaccata la posizione del trio titolare: Kalinic ha dimostrato di essere un attaccante utile alla squadra, Ilicic si è ritrovato totalmente e Borja Valero, con la sua intelligenza tattica, porta equilibrio tra i reparti e crea gioco in una posizione più avanzata rispetto a quella dove agisce il regista puro (Badelj o Tino Costa).

Alle loro spalle, ci sono svariate alternative. La prima e più credibile è probabilmente Khouma Babacar, che ha realizzato 4 gol in sole 9 presenze stagionali. D'altro canto, essendo riserva di Kalinic, non è stato facile trovare spazio, anche se le ultime prestazioni sottotono del croato potrebbero far sì che il senegalese, prodotto del vivaio, trovi più spazio. L'amico e compagno Bernardeschi è stato dirottato sulla corsia di destra dopo l'infortunio di Blaszczykowski, dando anche buone risposte, ma nel suo ruolo vero, ovvero dietro alla punta sulla destra (a tutti gli effetti da vice-Ilicic, anche per piede di calcio) può far vedere cose nettamente migiori.

Vista la mancanza di altre alternative offensive credibili, la dirigenza ha portato alla corte di Sousa altri due rinforzi. Di Mauro Zarate sappiamo già quasi tutto: talento ribelle, fuori dalle righe un po' troppo spesso, ma giocatore in grado di cambiare radicalmente le partite con il suo talento. Senza dubbio è un giocatore da gestire, ma potrebbe diventare il dodicesimo uomo ideale, quello capace di spaccare in due la gara subentrando dalla panchina. Cristian Tello è invece una scommessa interessante: poco o nulla mostrato al Porto quest'anno dopo l'esplosione al Barcellona e l'ottima stagione scorsa sempre in terra lusitana, per poi smarrire la retta via. Ala sinistra di natura, ma anche trequartista nel 3-4-2-1, nonostante le caratteristiche molto diverse da Borja Valero.

Il talento dello spagnolo è indubbio, quello che perplime è proprio la questione tattica. Che Sousa possa inventarselo esterno a sinistra, come alternativa a Marcos Alonso e Pasqual? Difficile, data la scarsa attitudine difensiva. Sta di fatto che le migliori alternative allo spagnolo ex Villarreal restano Mati Fernandez e Verdù, che hanno visto poco il campo, ma che tatticamente sono sostituti perfetti.

I nuovi scenari che si aprono per Sousa potrebbero portare anche a un cambio di modulo all'occorrenza, specialmente monitorando la situazione, decisamente poco rosea, in difesa: nessun arrivo, con Lisandro Lopez che pare allontanarsi. Per ora poche idee e ancor meno nomi nuovi, eppure pensare di restare in due competizioni con solamente quattro nomi per tre posti sembra decisamente esagerato. In attesa del rinforzo dietro però Sousa guarda davanti e spera in qualcosa di nuovo a centrocampo. Un nome su tutti? Cigarini, alternabile a Vecino. Cedendo Mario Suarez, delusione cocente. E sperando in un'integrazione migliore dei nuovi, perchè quest'anno la Fiorentina ambisce finalmente a traguardi importanti.