L'ultima nota stonata dello spartito suonato da Alessio Cerci nella sua esperienza al Milan risale alla notte fra Giovedì e Venerdì. Venuto a sapere che non sarebbe stato convocato da Sinisa Mihajlovic per la trasferta di Roma, l'esterno ex Torino ha trascorso la serata al Casinò di Campione.

Nessun ritardo il giorno dopo a Milanello, ma questo è un altro segnale di come il rapporto fra Cerci e tutto il mondo Milan sia ormai logoro e solo in attesa di una naturale conclusione. Fine che sembra essere un po' più vicina. Nelle scorse ore, infatti, proprio Cerci sembra essersi convinto ad accettare il Genoa come destinazione per la seconda parte della sua stagione. Il club di Preziosi ha da tempo l'accordo con il Milan e con Galliani e uno degli elementi mancanti era proprio il sì del giocatore. Ora un altro pezzo di questo puzzle di mercato è andato al suo posto, ma non è ancora finita. Il via libera definitivo deve arrivare da Madrid sponda Atletico. Dettagli in apparenza, ma fondamentali e imprescindibili perchè senza l'affare non può concludersi. Più che l'Atletico di Simeone, il problema sembra essere rappresentato dal fondo di investimenti che detiene la metà del cartellino di Cerci. Questo fondo, infatti, vorrebbe rientrare al più presto dalle spese sostenute per l'acquisto della propria parte di Cerci e un prestito, in questo senso, è la soluzione meno adatta. Il fondo non si oppone ad un trasferimento dell'ex Torino, ma ad un suo ennesimo spostamento a titolo temporaneo dopo quello di Gennaio 2015. Il nodo di questa trattativa sta tutto qui. Se dovesse essere sciolto Cerci è pronto a partire per Genova, dove Gasperini lo attende per cercare di migliorare la situazione del suo Genoa.

Quello che sembra certo, in ogni caso, è che l'avventura di Cerci al Milan sia davvero finita. Inseguito e corteggiato, alla fine le attese e le aspettative rossonere non sono state rispettate. Un altro affare riuscito bene, ma non benissimo. Non una novità nelle ultime stagioni dalle parti di Milanello.