Sin dall'anno del primo scudetto targato Conte, la Vecchia Signora è stata spesso traghettata alla vittoria da un centrocampo di qualità e da una difesa impeccabile, reparti che hanno fatto la differenza, riempiendo talvolta vuoti offensivi. Da Vucinic a Matri, passando per Quagliarella, Borriello, Osvaldo fino a giungere al più vicino nel tempo Llorente, negli ultimi anni la Juventus ha faticato nel trovare un bomber di razza in grado di sbloccare le partite con goal importanti e spesso decisivi.
Quest'anno, tuttavia, la musica sembra diversa per i bianconeri grazie all'apporto di Mario Mandzukic, ariete croato strappato all'Atletico Madrid per 19 milioni di euro, più due di bonus, Contratto quinquennale da ben 18 milioni. C'era da aspettarselo da uno come lui, eppure, nonostante il background di spessore e la firma in Supercoppa contro la Lazio, SuperMario ha faticato a tagliarsi una posizione in squadra. La perseveranza e la determinazione sfrenata lo hanno tuttavia portato a prendersi imperiosamente le redini dell'attacco con 9 reti all'attivo, facendo anche meglio di due leggende viventi della storia bianconera come Trezeguet e Ibrahimovic, che nel primo anno in casacca bianconera totalizzarono entrambi 8 reti.
Il doppio sigillo siglato dal bomber ex Bayern e Atletico in casa del Carpi, oltre a regalare 3 punti fondamentali per la rincorsa alle prime posizioni, ha permesso alla Juve e ai suoi tifosi di passare un Natale in serenità e di cominciare un 2016 ricco di speranze e buoni presagi. Mandzukic sta stupendo tutti, mandando in delirio i tifosi juventini e facendo ricredere i più scettici. La sosta di Natale potrebbe spezzare l'entusiasmo che il croato sta cavalcando, ma il Mandzo ci ha dimostrato che può fare cose magiche, proprio come Babbo Natale.