A un punto dalla vetta. La Fiorentina di Sousa respira a pieni polmoni aria da primato e si batte - senza pressione - con le naturali favorite al titolo. Da sorpresa a realtà, con il portoghese in panchina e un croato davanti. 27 anni, di Solin, Nikola Kalinic è il volto di questa Fiorentina da emulare. Fisico e tecnica, mentalità da grande giocatore. In 16 presenze, 10 reti e 4 assist, riferimento costante nel 4-3-2-1 di Sousa, imperniato sul talento di Borja e Ilicic e sulla concretezza dell'ex Dnipro.
Stagione, fin qui, da incorniciare, in attesa del ritorno in campo, ai primi di gennaio, sul difficile campo del Barbera, di fronte a un Plaermo invischiato nella sabbie mobili della zona retrocessione.
"Penso che per quello che stiamo facendo meritiamo anche qualcosa in più dell’8 dato da Bernardeschi alla nostra stagione. Direi che 9 è il voto giusto".
Puntare al massimo, questo il diktat di Kalinic. Per rosa ed esperienza la Fiorentina parte un passo indietro, rispetto alle quattro squadre che al momento controllano la graduatoria, ma ha dalla sua entusiasmo e freschezza, doti importanti in una volata lunga qual è la A. Ad affiancare la corsa nella massima serie, l'ambiziosa cavalcata europea, con un incrocio affascinante nei sedicesimi. Fiorentina - Tottenham, una volta ancora.
"Abbiamo le carte in regola per recitare un ruolo da protagonisti in entrambe le competizioni, campionato ed Europa League, ma credo che ancora sia troppo presto per porsi degli obiettivi. Sognare comunque è giusto e non costa niente”.
Decisiva la mano di Paulo Sousa. Affiatamento totale tra i due, con il tecnico pronto a mettere da parte Rossi e Babacar per affidare le chiavi offensive a Kalinic, prescelto già nella sessione estiva, poco dopo l'approdo a Firenze.
“Quanto devo a Paulo Sousa? Moltissimo. Si è mosso in prima persona per portarmi a Firenze e aver avuto fin da subito la sua fiducia è stato fondamentale per me. Devo soltanto dirgli grazie”.
Chiusura con una battuta sulla classifica cannonieri. Comanda Higuain, ma l'impatto di Kalinic va ben oltre il mero dato numerico.
“Non ho capito nemmeno io quante sono veramente. Sarebbero 11 ma purtroppo mi hanno detto che ufficialmente sono una di meno…”.
Fonte Firenzeviola.it