Il Bologna, grazie a Roberto Donadoni, si è regalato un Natale decisamente sereno. Risultati utili in fila e gioco migliorato, il cambio con Delio Rossi si è rivelato una mossa giusta. I rossoblu adesso guardano con attenzione al mercato di riparazione per cercare di puntellare nella maniera migliore la propria rosa.
Al Corriere dello Sport Pantaleo Corvino ha parlato a lungo delle strategie del club. Le idee sembrano essere piuttosto chiare a livello di ruoli su cui intervenire: "Servono un paio di rinforzi a una punta che faccia il vice Destroe un esterno d'attacco. L'obiettivo è puntellare la squadra, poi è chiaro, se arriva l'occasione si prende al volo, ma il mercato di gennaio è molto più complicato di quello estivo. Farei una finestra di una sola settimana, trenta giorno sono troppi. Gestire i giocatori con tutte quelle voci non è semplice." Un paio di nomi in particolare sono stati accostati al Bologna e Corvino puntualizza così: "Ranocchia è un grande difensore centrale, ma è fuori budget. Ma se cambiassero i termini della questione...Ramirez? E' tesserabile solo come extracomunitario. Non è invece un mistero che ci piace Calleri, cercheremo di capire che piega prende la situazione."
Oltre a cercarli sul mercato, il Bologna ha già diversi giovani in rosa piuttosto interessanti e che hanno fatto girare già diverse teste di osservatori: "I nostri gioielli restano tutti a Bologna: il futuro sono loro. Taider, Oikonomou e Rizzo sono tutti '92, Destro è un '91, Masina e Ferrari due '94, Donsah un '96, Diawara un '97. Sono le fondamenta del Bologna che stiamo costruendo. Masina è un predestinato e c'è carenza nel suo ruolo e questo potrebbe aiutarlo in chiave Nazionale. Anche Diawara sta prendendo la cittadinanza italiana e potrebbe presto essere convocabile. Donsah sarà la miglior sorpresa del Bologna del 2016, è un giocatore che ha mostrato poco del suo enorme potenziale. Le ragioni ci sono: questa estate a Cagliari non ha svolto una preparazione vera e propria. Nel 2016 può esplodere e aggiungere valore a questa squadra. Il nuovo Jovetic possono essere Diawara e Donsah, entrambi in grado di ripetere il suo percorso di altissimo livello."
Impossibile non dedicare due parole a Roberto Donadoni: "A me piacciono gli allenatori di campo e lui lo è. Mi è sempre piaciuta la sua competenza, le sue qualità, la sua serenità. Abbiamo con lui un progetto di crescita comune. Toccherà a Donadoni, un passo alla volta, far crescere questa squadra."