Fabio Capello ha vinto in Italia e non solo, pochi come lui conoscono le difficoltà della nostra Serie A. In una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport l'ex ct della Russia parla a 360° del calcio di casa nostra.

Lo Scudetto sembra essere incerto come non accadeva da tanto tempo, ma un duello in particolare stuzzica Capello: "Quella fra Juve e Inter è una bella lotta, l’Inter è cresciuta molto. I risultati hanno permesso a Mancini di lavorare con tranquillità, ma lui è stato molto bravo. Ha messo ordine nella squadra, ha detto: tutti devono remare dalla stessa parte. E’ un messaggio forte. Ed è stato bravo Allegri a rientrare: gli altri club hanno dato tempo alla Juve di recuperare, ma non c’è solo questo nella classifica della Juve." Il focus sui bianconeri continua con parole importanti per Dybala: "Come avevo previsto la partenza di tre giocatori leader ha pesato, eppure Allegri è riuscito a integrare in fretta i nuovi nel tessuto della Juventus. E’ stato aiutato dai senatori, ma è stato bravo. Criticato per la gestione di Dybala? Che discorsi....All’inizio a Dybala pesava la maglia, non era pronto. E’ facile criticare, ma un allenatore vede i suoi giocatori tutti i giorni e il concetto è semplice: mette in campo la squadra migliore per vincere. Non conosco allenatori che facciano altri ragionamenti. Allegri mi somiglia per la capacità di leggere e cambiare le partite? Non lo so, però è bravo e i cambi li sa fare. Certo, io di partite ne ho cambiate tante... E vedo che Allegri fa i cambi spesso da solo, vuol dire che  ha idee chiare. Perché un allenatore può sentire tutti, ma alla fine deve decidere di testa sua. Io almeno faccio così e mi pare che faccia così anche Allegri."

L'ambiente di Roma non è mai facile, anche Capello lo conferma, lui che ci ha vinto uno Scudetto memorabile: "L'ambiente il primo problema a Roma? Non lo scopriamo ora, lavorare a Roma è difficilissimo. Non c’è equilibrio, a Roma si esaltano e si deprimono con una velocità straordinaria e il lavoro dell’allenatore diventa arduo. Roma fa questo effetto su tutti, anche sui politici, che magari arrivano con certi programmi e poi si lasciano ammaliare. Roma ti avviluppa, ma non sempre l’incantesimo fa bene. E sul calcio c’è una pressione pazzesca, lo so per esperienza personale." Spazio anche a Sarri e al Napoli, altro ambiente in cui non è facile gestire la pressione: "A Napoli ambiente più tranquillo? Complimenti all’allenatore: Sarri ha capito velocemente di aver preso la strada sbagliata, perché il sistema di gioco che aveva scelto non rendeva. Allora è tornato all’antico, portando tante novità in un quadro noto. Il Napoli si muove tantissimo in verticale e con le qualità che ha in attacco e a centrocampo non può che fare molto bene per i suoi tifosi e molto male agli avversari."

Infine un commento sul sorteggio delle italiane nelle coppe europee, non troppo fortunato per il nostro calcio: " Italiane in Europa? Siamo stati sfortunati, ma ho fiducia per l’Europa League: i club italiani affronteranno squadre forti, però hanno tutti i mezzi per andare avanti. Le nostre squadre sono preparate e credo che i confronti saranno più difficili per gli avversari. In Champions League, la Juve ha chance anche se l’avversario sembra un ostacolo insormontabile. Se arriva con la squadra migliore, senza infortunati e con tutti i giocatori in forma, può farcela. La Juve ha gli strumenti per creare problemi al Bayern così come ha fatto nella stagione passata con il Real Madrid. Quanto alla Roma, che dire: ha problemi e il Real pure. Al momento è difficile immaginare qualcosa, in due mesi tutto può cambiare."