La rincorsa è terminata, forse. Ora la Juventus si trova nel gruppo di testa, ma non si vuole fermare, e a Modena, contro il Carpi, va alla caccia della settima vittoria consecutiva, per mettere pressione a Inter, Napoli e Fiorentina, impegnate tra pomeriggio e sera. I bianconeri scenderanno invece in campo alle 12.30. Oggi, al Media center di Vinovo, Massimiliano Allegri ha presentato la sfida nella tradizionale conferenza stampa della vigilia.

Il tecnico non manca di sottolineare l'importanza della gara di domani, in un certo senso quasi pivotale: "Chiudiamo il 2015, ricco di soddisfazioni, ma sono soddisfazioni passate che rimarranno nella storia della Juventus. Bisogna chiudere bene, la partita sarà difficile, veniamo da un ottimo periodo ma ricordiamoci che abbiamo perso tanti punti con le piccole, Udinese, Frosinone, Chievo. Domani bisogna vincere, quando si fa una rincorsa il cammino non è facile, ma più facile arrivare da dietro alla quarta rispetto ad arrivare dalla quarta alla prima, domani è una partita che deve consolidare la nostra classifica, per poi riprendere il 2016 con quelle di testa".

Il tecnico insiste molto sull'aspetto della responsabilità della squadra, fondamentale in una partita da vincere, ed esprime soddisfazione per le precedenti prestazioni anche di quelle considerate seconde linee: "Non punto sui miei eletti, negli ultimi due mesi ha giocato anche chi ha giocato meno, con ottime prestazioni e dando affidabilità, come ero sicuro. Morata col Torino ha fatto una bella partita, di un livello tecnico molto alto. Stanno tutti bene, solo Lemina e Pereyra sono fuori. E' una gara di grande responsabilità, domani non dobbiamo assolutamente sbagliare l'approccio alla partita. La formazione l'ho più o meno in testa".

"Non ho paura, la partita prima di Natale è una partita dove ci possono essere dei trabocchetti - prosegue - e dobbiamo essere bravi, avendo una squdra di persone responsabili, ad approcciare bene la gara, e sono sicuro che la approcceremo bene". E l'aspetto migliore che Allegri vede migliorato è triplice: "La squadra è cresciuta sotto l'aspetto della personalità, della gestione e dell'approccio". E ovviamente le avversarie vedono i bianconeri in maniera differente: "Quando la Juve ritorna nelle posizioni che gli competono, gli altri cominciano a preoccuparsi, anche se stanno facendo un grandissimo campionato".

In un momento difficile, Allegri è riuscito a risollevare la Juventus, con tanti fiducia nei propri mezzi e in un gruppo diventato squara col tempo: "Credo in quello che faccio, il calcio da la possibilità ogni tre giorni di rifarsi, nel momento in cui le cose stavano andando male l'obiettivo era quello di migliorare e di creare una squadra, che fino a tempo fa era poco omogenea per tutte le problematichè già spiegate". Quali i segreti della crescita? "Segreti non ci sono, sono il lavoro e l'equilibrio. O abbiamo sbagliato a dare giudizi sulla squadra a inizio stagione, o le cose si sistemano. La stagione è lunga, i ragazzi han fatto una grande rincorsa, ma domani abbiamo un risultato solo. Domani dobbiamo consolidare la nostra posizione".

E intanto pensa alla formazione di domani: "La squadra ora sta bene fisicamente. Rugani ha fatto bene col Torino, non so se domani scenderà in campo o meno, ma è un giocatore affidabile. Davanti ha tre giocatori importanti, e non dimentichiamoci di Caceres che è mancato molto alla Juventus. Ho dubbi a centrocampo e sugli esterni. Alla squadra non ho dovuto dire niente di particolare, sono giocatori abituati a vincere e sanno l'importanza di domani".

Gli avversari comunque restano pericolosissimi, e Allegri non vuole che i bianconeri li sottovalutino, a prescindere dal momento: "Non è che il campionato è finito, è ancora lungo. L'inter sta facendo molto bene, ha una rosa e un allenatore di livello, non gioca le coppe ed è un piccolo vantaggio. In questo momento è una squadra che si deve ricostruire, può avere dei vantaggi. La Roma non è tagliata fuori, nel calcio si fa presto dal passare dalle stelle alle stalle, ha dei valori importanti e la ritroveremo in fondo, così come lo stesso Napoli. Credo che quest'anno si possa decidere all'ultima o alla penultima giornata, bisogna creare i presupposti affinchè il 2016 sia migliore degli ultimi 4 mesi del 2015".

Nel finale, anche un bilancio sull'anno, con un filo di tristezza in un momento sopra a tutti: "Ho ancora l'immagine della palla di Tevez al limite dell'area nella finale di Champions". Non poteva mancare anche un commento riguardo alla notizia della settimana, l'esonero di Mou. "Nella carriera capitano queste cose, Mourinho ha vinto tantissimo, dove è andato ha fatto risultati, gli serviranno 2-3 mesi per recuperare e per riposare". In chiusura, il mercato: "La rosa è competitiva, parlare di mercato è poco rispettoso verso i giocatori che abbiamo a disposizione".