Quando in estate, per completare il reparto offensivo, la dirigenza bianconera sborsò 18 milioni per portare a Torino Simone Zaza, in tanti, tra i tifosi, rimasero evidentemente un po' perplessi. Un po' tanti per uno che sulla carta doveva essere la quarta scelta, e che per il momento, proprio per la fitta concorrenza, non ha trovato tantissimo spazio. Un po' tanti anche secondi i numeri, 21 gol in 65 partite sono una discreta media, nulla di che, ma era chiaro già da qualche anno che il destino di Zaza sarebbe stato a tinte bianconere, quando nell'estate 2013 i bianconeri lo prelevarono dalla Samp per girarlo a Sassuolo, con recompra fissata appunto a 18 milioni. E l'estate 2015 è stata quella giusta.
Zaza arriva silenziosamente, mai fuori luogo, si impegna, sa quanto sia fortunato per poter vestire la maglia della Juventus, ma davanti c'è davvero tanta gente. Morata, Dybala e Mandzukic sono gli intoccabili, Llorente è destinato a partire (e partià), Coman è in bilico, dovrebbe restare ma i soldi del Bayern sono tantissimi, e parte. E Zaza? La Juve se lo tiene, nonostante una trattativa ben avviata con il West Ham. Spazio non ce n'è molto, come ci si poteva attendere, ma lui, silente, aspetta il momento, come il cacciatore appostato attende la mossa da parte della preda.
Gol con il Frosinone in campionato alla prima da titolare, gol all'esordio in Champions League, gol in una derby, e non uno solo, ma ben due. Unico attaccante ad aver segnato in tutte le competizioni (a Dybala manca un gol europeo). E le sirene, che si erano spente nelle ultime ore del mercato di agosto, d'improvviso si riaccendono, e non poteva essere altrimenti. Ma ovviamente si alza proporzionalmente anche il prezzo, perchè ora la Juve chiede una cifra intorno ai 25-30 milioni, di modo da poterlo rimpiazzare (con gli interessi) in caso di cessione. Per uno che segna un gol ogni 74 minuti e ha ancora potenziale la cifra è congrua, specialmente visti alcuni prezzi di oggi.
Probabilmente, fosse per Marotta e Paratici, Zaza non si muoverebbe da Torino, perchè ha 24 anni, ha margini di miglioramento. La soluzione nel giallo sta a Coverciano: Conte aveva detto che "solo chi gioca merita la Nazionale" e di conseguenza l'Europeo, e l'ex Sassuolo non sta trovando tantissimo spazio per ora. A tante inglesi piace parecchio, perchè le sue caratteristiche si sposano molto bene con quelle del calcio britannico. Zaza è prima di tutto uno aggressivo, che pressa chiunque, che non si tira mai indietro, e ha anche quella "brutta faccia" che gli permette di essere spavaldo al punto giusto sul campo da calcio. Ha anche un buon sinistro, e anche negli anni scorsi ha dimostrato cosa può fare.
Pensando a questi aspetti dell'attaccante azzurro, viene in mente un paragone immediato con Jamie Vardy, esploso quest'anno nel piccolo grande Leicester, giocatore che ha forse più rapidità rispetto a Zaza, ma sente la porta in maniera molto simile e soprattutto è allo stesso modo aggressivo nel pressing. Per non parlare della spavalderia. "Cos'è la paura?".
Per ora sono due le squadre che si sono fortemente interessate a lui, e sono entrambe quasi perfette per lui, una in particolare: il Crystal Palace di Alan Pardew. Velocità, rapidità di esecuzione, contropiede e profondità. Parte più dietro il West Ham, che fronteggia una clamorosa situazione di infortuni. Ma per ora il giocatore è della Juventus, e lui stesso non vorrebbe lasciare a titolo definitivo i bianconeri, ma solo in prestito per sei mesi, per farsi le ossa e conquistare l'Europeo.
La soluzione è forse quella che anche la società bianconera preferisce, perchè il potenziale di Zaza è altissimo, e per ora quello che lo condiziona è la testa, quella testa che dopo il gol al Torino si è auto-indicato urlando "io sono pazzo!", anche spiegato dopo la vittoria per 4-0: "E' un gioco che faccio con mio papà, nessun riferimento alla partita".
Il suo pensiero è stato comunque chiarito e ribadito anche da lui stesso: "Andare via è l'ultima delle ipotesi che prenderei in considerazione - spiega - non ho giocato quanto speravo, ma sono consapevole che essere alla Juventus è così, qui c'è grande concorrenza in attacco. Sono stato bravo e fortunato a sfruttare le occasioni, non penso al mercato, voglio solo giocare di più. Le voci di mercato non le ascolto, mi destabilizzano".
A blindarlo in definitiva ci ha pensato Massimiliano Allegri, proprio il suo attuale tecnico: "A gennaio, anche se Zaza chiederà di andare via, non gli sarà concesso di lasciare la Juve. Deve abituarsi alla concorrenza e lottare per giocare qui, non per giocare altrove". Chiaro, diretto, senza fronzoli. Zaza per ora resta a Torino, "crede nel progetto" dice il suo agente. E la Juve crede in lui.