-6 dalla vetta, con l'obiettivo di accorciare, di tornare in corsa pienamente, di entrare tra le prime tre della classifica entro Natale. Obiettivo raggiungibile per questa Juventus, che cavalca una striscia positiva di cinque vittorie consecutive e domani sera, contro la Fiorentina, andrà in cerca della sesta, cercando di sfruttare anche lo scontro diretto tra Roma e Napoli per rosicchiare punti ai partenopei o per superare i giallorossi. Anche Massimiliano Allegri sa che questa è una delle partite più importanti della stagione, e non manca di sottilinearlo nella tradizionale conferenza stampa della vigilia.

"Sì, rappresenta una di queste, è uno snodo importante del campionato - spiega il mister - diciamo che un risultato positivo accorcerebbe i tempi per la risalita in classifica rispetto a quelli previsti. Detto questo, il nostro obiettivo è essere a marzo competitivi su tutti i fronti, dovremo dunque vedere anche mercoledì nel derby, in Champions aspettiamo il sorteggio. Essere a marzo a ridosso delle prime vuol dire avere un finale di campionato dove giocarsi le proprie chance di vittoria".

In un certo senso, questa sfida con la Fiorentina rappresenta anche la prima vera sfida scudetto, perchè le altre sono arrivate molto presto, e in una situazione di classifica più difficile: "Con Roma e Napoli non era testacoda... Stiamo venendo da un periodo positivo, abbiamo uno scontro diretto con una squadra che gioca un buon calcio e dobbiamo accorciare in classifica". Ma la Juve può accontentarsi del pareggio? "Prima di tutto giochiamo la partita - risponde Allegri - sappiamo che siamo in ritardo rispetto a loro, vedremo domani sera se saremo in grado di fare tre punti o un punto. E non è la stessa cosa".

Certo è che l'avversario è di alto, altissimo calibro, e parla la classifica. Per questo una vittoria assumerebbe maggior valore: "La Fiorentina ha dato continuità di risultati, in casa e fuori casa. Aggredisce molto, ha grande tecnica. Sarà una partita di grande livello stasera, dobbiamo aggredire la partita sapendo che vincere domani sarebbe un grande salto in classifica".

Una grande squadra per rendere ha bisogno di una grande guida, e Paulo Sousa si sta confermando all'altezza del ruolo, andando oltre le aspettative: "I risultati stanno dando ragione a Paulo Sousa, li ha fatti a Basilea e li sta facendo con la Fiorentina, avrà sicuramente un futuro importante, lui sta facendo anche i risultati oltre che le prestazioni. Ha vinto in Italia da giocatore e lo sta facendo anche da allenatore, anche se le cose son ben diverse. Nel mondo del calcio ci sono poche cose da inventare, la parte psicologica è fondamentale, la gestione delle risorse umane conta, i giocatori devono essere concentrati per giocare. Per giocare a calcio ci vogliono giocatori con buona tecnica ed equilibrio".

Dunque l'allenatore vuole la sua parte, ma anche la rosa dei viola è completa secondo Allegri: "Hanno Borja Valero, Ilicic, Kalinic, a metà campo hanno due giocatori che stan crescendo molto bene. Gioca un buon calcio, non ha le pressioni di dover vincere per forza, ed è sempre Juventus-Fiorentina, quindi sarà una partita molto complicata. Non ci saranno marcature a uomo". Ma potrà essere secondo il tecnico Juve-Fiorentina un duello scudetto? "Le candidate allo scudetto si vedranno a marzo, la Fiorentina sta facendo un gran campionato", glissa lui.

Domani la Fiorentina, mercoledì il Torino in Coppa Italia. Impegni complicati, ma l'infermeria dei bianconeri è quasi vuota, e forse qualche rotazione può aiutare e favorire chi ha giocato meno: "Al derby penseremo dopodomani, oggi pensiamo al campionato. Khedira sta discretamente bene, così come Evra, Mandzukic, Padoin, Zaza. Dovrebbero essere tutti a disposizione. Rugani l’ho visto bene, è pronto per giocare, da qui alla sosta avrà il suo spazio. Col 3-5-2 per lui cambia poco".

Allegri prende poi le difese di Alvaro Morata, criticatissimo in settimana dopo la deludente prestazione di Siviglia: "Per quanto riguarda le possibilità di rimanere a Torino, ha un contratto con la Juventus, le cose poi verranno decise in futuro. Le critiche sono state eccessive, in Champions ha sempre fatto gol o sempre avuto occasioni, tra City e Siviglia ne ha avute che non sono andate a buon fine, è stata una buona prestazione in Spagna. Ci sono periodi per gli attaccanti, ma è un giocatore di livello europeo perché determina".

Il tecnico torna anche sulla débacle del Pizjuan, spiegandone le ragioni: "Martedì i ragazzi hanno fatto una bella partita sotto il punto di vista tecnico, abbiamo avuto momenti di gestione non buoni e in quei momenti abbiamo subito gol. Tecnicamente ci sono più spazi, le squadre giocano per vincere, ma c’è più qualità e ci son momenti in cui non si deve abbassare la guardia o cadere nell’errore, nel momento del gol abbiamo avuto alcune gestioni della palla sbagliate".

La Juve è una delle cinque italiane che sono riuscite ad ottenere la qualificazione, un en plein che dà fiducia all'allenatore toscano: "L’anno scorso le squadre italiane in Europa hanno fatto molto bene, il campionato italiano non è così malconcio come viene descritto. Quest’anno siamo andate tutte avanti, sarebbe un gran risultato acchiappare la quarta squadra per la Champions".