Alla base della risalita bianconera in campionato in queste ultime cinque giornate dopo il brutto avvio di stagione vi é la ritrovata solidità difensiva (con Buffon imbattuto da poco più di un mese) assieme ad un reparto offensivo in forma, che ha prodotto 9 gol nelle ultime 4 giornate tra cui due di Mandzukic. Il croato sembra stia finalmente ritrovando la migliore condizione fisica e in coppia con la "Joya" Dybala, al settimo centro in campionato dopo l'ottima prestazione con la Lazio e autore di 3 di questi gol, ha mostrato cose buone: merito di ciò va anche dato al ritorno al 3-5-2, modulo ormai di casa per la Vecchia Signora dall'era contiana.
Una Juve quindi più cinica e concentrata in campo con Marchisio a dare equilibro in regia, il recupero di Asamoah a centrocampo, fondamentale per Allegri avendo Khedira e Lemina out, le ultime prestazioni convincenti di Sturaro e il trio difensivo che ha ritrovato l'intesa dei tempi migliori. L'unico nodo da sciogliere per il tecnico livornese (caso Morata a parte, lo stesso Alvaro che ieri tra l'altro ha rinnovato il proprio contratto fino al 2020) riguarda le corsie laterali: sulla sinistra Alex Sandro ha superato Evra nelle gerarchie grazie alle ultime partite tra campionato e Champions, mostrando ottime qualità nelle due fasi. Il brasiliano si appresta a tenere il posto da titolare domenica sera nel big match contro la Fiorentina di Sousa.
Discorso più complicato sulla destra invece con il duello Lichsteiner-Cuadrado. Il colombiano dopo l'ottimo avvio di campionato a livello personale in cui è stato decisivo per la truppa bianconera (partita di Manchester da incorniciare per lui) pare aver perso il posto da titolare dopo le buone prestazioni dello svizzero dal suo rientro in campo post-intervento, subentrando quindi dalla panchina nelle ultime gare (vedi col Siviglia martedì). Paga inoltre il ritorno al 3-5-2 dal 4-3-3, modulo interpretato da lui e Morata ali con Dybala in veste di rifinitore. Il 3-5-2 non è un modulo nel DNA del colombiano, essendo lui più votato all'attacco e abituato a fare meno coperture difensive rispetto all' elvetico. Non riuscendo quindi ad essere più decisivo sulla fascia come lo è da ala e perciò più limitato, lo si è visto contro il Palermo: alquanto impacciato e più volte superato da Lazaar ed una prova generale abbastanza da dimenticare.
Va inoltre detto che l'assenza di Pereyra è un fattore non da poco per lui perché gli riduce le chance di titolarità in un eventuale tridente offensivo con Morata o Zaza centravanti. L'arrivo di un esterno alto a gennaio lo favorirebbe nelle gerarchie di Max Allegri (si parla tanto di Lavezzi ma anche del gioiello di casa Berardi), rendendo quindi più probabile l'utilizzo del 4-3-3 grazie al quale può sfoderare al meglio le sue doti migliori ovvero corsa, accelerazioni fulminee e dribbling (quest'ultimo però sua croce e delizia dato che lo rende stucchevole in più di qualche occasione).
Per ora si andrà avanti con la difesa a 3 anche contro i viola in casa salvo imprevisti all'ultimo minuto,chissà, in quel caso potrebbe giocarsi al meglio le sue chance e magari convincere Paratici e Marotta a farci un pensierino a giugno. Il futuro prossimo ce lo dirà.