Poca spesa, ma tanta, tantissima resa. Borja Valero è uno degli affari più indovinati degli ultimi anni da parte del calcio italiano. Brava la Fiorentina a puntare su di lui, ora uno dei leader della squadra di Paulo Sousa.
Il centrocampista ha parlato del momento della squadra e delle sue sensazioni personali in un'intervista ad un quotidiano spagnolo. Si inizia con un'analisi generale del momento: "Da quando sono arrivato a Firenze i tifosi mi hanno soprannominato Sindaco, sono molto divertenti e simpatici. Qui mi hanno conferito anche la cittadinanza onoraria. Con la mia famiglia stiamo veramente bene. Viviamo un momento magico, la tifoseria è molto legata al nostro club, però abbiamo il dovere di mantenere i piedi per terra. Non temiamo nessuno e possiamo giocarcela con tutte. Facciamo il miglior gioco d'Italia, ma per il titolo ci sono squadre anche più forte di noi." Consapevolezza della propria forza, ma rispetto per le avversarie, questo il doppio binario che Borja Valero vuole seguire con la sua Fiorentina.
La prossima gara di campionato è contro la Juventus e a Firenze non serve dire altro: "Ad inizio stagione, hanno sentito molto la mancanza di un giocatore come Pirlo, è il Tom Brady del calcio. Vederlo giocare in Italia era sempre un piacere, rimanevo sempre incantato dai suoi lanci lunghi. Il mio idolo? Redondo, ho sempre ammirato il suo modo di giocare." Qualche parola, infine, anche sul calcio di oggi in generale: "Non vedo più i valori di una volta. Di recente ho parlato con Damiano Tommasi, i calciatori pensano sempre più spesso alla propria acconciatura, alla macchina ed alla moda, piuttosto che allo sport stesso. Il calcio secondo me, va messo prima di tutto, ed oggi, in alcuni casi, non è più cosi."