Un Avellino in piena emergenza difensiva torna al successo dopo tre sconfitte consecutive. Nello stadio amico decide un gol del centrocampista D'Angelo al minuto cinquantasei. Padroni di casa scesi in campo con il 4-3-1-2, riutilizzato da Tesser dopo i cambiamenti della scorsa gara, mentre la Pro Vercelli sceglie il consueto 4-3-3, modulo ormai padroneggiato dagli undici piemontesi. Parte subito forte la Pro, vicina al gol dopo quattro minuti di gara con un bel colpo di testa di Coly di poco alto. Superato lo schock iniziale però, i padroni di casa iniziano a prendere in mano le redini del match, colpendo una traversa con Tavano all'11' dopo una bella verticalizzazione di D'Angelo. Il primo tempo non è particolarmente frizzante e vive di piccoli lampi isolati: dopo circa quindici minuti di anonimato infatti, è Gatto a sfiorare il gol al 27'. La conclusione del numero 7 ospite è l'ultimo vero squillo della prima frazione, che scivola via con molto possesso palla e poch emozioni. In generale è l'Avellino a tessere la trama, con la Pro Vercelli più propensa a ripartire in contropiede.
Di diversa caratura la seconda frazione, dopo un primo tempo sonnolento: al 56' infatti, sugli sviluppi di un corner, D'Angelo controlla e tira perfettamente un bolide imparabile per Pigliacelli. Avellino in vantaggio proprio con il capitano e stadio impazzito. Il gol non spegne il vivace fuoco vercellese, che a più riprese rischia di scottare il lupo irpino. Al minuto sessantuno è Bani che manda alto di ginocchio, smorzando l'euforia dei tifosi ospiti. La Pro Vercelli prova cautamente ad avanzare, l'Avellino è però attento a non concedere pericolosamente nulla. La fase centrale della seconda frazione scorre quindi con pochi sussulti, intervallata più che altro da interruzioni di gioco e sostituzioni da parte di entrambi gli allenatori. La partita si conclude con un leitmotiv flebile ma continuato: Avellino che che controlla e Pro che fa ben poco per ribaltare l'inerzia della gara. L'unico che tenta un'inutile pressione agli avversari e Marchi, isolato però rispetto agli altri nove compagni di squadra. Partita che termina dopo quattro minuti di recupero.
Poche occasioni per un Avellino cinico ma ancora non brillante, solo fuochi fatui per una Pro Vercelli che quasi si impegna a non impensierire gli avversari. La partita è tutto sommato brutta, i tre punti conquistati dagli irpini sono però vitali in vista del prosieguo del campionato e della lotta retrocessione. Ora come ora i playoff sono assolutamente fuori portata ma, una rosa di tale caratura tecnica, con una lunga serie di vittorie potrebbe tranquillamente tornare in lizza, preoccupando e non poco le altre agguerrite avversarie.