E' passato poco più di un mese dalla sconfitta contro il Sassuolo. Da lì in poi, la Juventus ha schiacciato gli avversari, tutti messi sotto a partire dal Torino nel derby. Poi Empoli, Milan, Palermo e Lazio: 5 vittorie di fila che hanno portato i bianconeri a -6 dall'Inter capolista. Per la lotta allo scudetto, si inserisce prepotentemente anche la Juventus, di nuovo. Domani però, la musica sarà diversa. In Champions nonostante la qualificazione ottenuta contro il City, c'è da difendere il primo posto. Per Leonardo Bonucci, si dovrà tornare a Torino con i tre punti in tasca: "Dobbiamo andare lì per vincere senza fare calcoli. Passare per primi nel girone ci permetterebbe di arrivare al sorteggio con maggior leggerezza e quindi il nostro obiettivo è tornare da Siviglia con i tre punti. In Europa siamo un gradino sotto solo a Barca, Bayern e Real".
Il difensore bianconero, ai microfoni di SkySport e MediasetPremium, spiega la rinascita della Juventus: "Ci siamo guardati negli occhi e abbiamo capito che non poteva essere quella la vera Juventus. È servito fare ancora più gruppo rispetto all'inizio e far capire ai giovani che non c'era più tempo da perdere. Abbiamo tirato fuori l'orgoglio e vincere il Derby all'ultimo secondo ci ha dato la scossa e la consapevolezza che ogni partita va combattuta fino alla fine. È stato un segnale importante, l'inizio del percorso che ci ha riportato in alto, ma che non deve subire battute d'arresto, altrimenti tutto sarebbe inutile. Siamo a buon punto, ma dobbiamo rimanere con i piedi per terra, perché dobbiamo vincerle tutte, guardando di partita in partita. Prima della sosta ci mancano due gare e dobbiamo ottenere sei punti per poi ricominciare a pedalare alla ripresa. Sappiamo di essere tornati".
Se i bianconeri hanno avuto questo exploit nelle ultime cinque gare, merito va soprattuto a Paulo Dybala. A tal proposito, Bonucci fa un paragone con Tevez: "Sono molto diversi tra loro. Carlos era ed è tutt'ora un leader e un riferimento per il gruppo, Paulo è giovane, ha tanta qualità e va lasciato crescere piano piano. Sono sicuro che diventerà un punto fermo di questa Juve. Il mister è fortunato ad avere quattro attaccanti che non si somigliano e ad avere possibilità di scegliere. In questo momento Mandzukic e Dybala sono in forma e hanno trovato l'intesa, ma ci sono anche Zaza e Morata. Alvaro non lo scopriamo adesso, lo scorso hanno ci ha permesso di arrivare in finale di Champions, ha solo bisogno di fiducia e di rimanere sereno, mentre Zaza si è fatto sempre trovare pronto e quello è il suo segreto, non mollare mai un centimetro".