La partita con il Carpi, non è difficile da immaginare, sarà diversa per il Milan rispetto a quella contro la Sampdoria di una settimana fa. La squadra di Montella lasciò troppi spazi al Milan sugli esterni, corridoi che i rossoneri sfruttarono per sentenziare quattro volte Eder e compagni.
Improbabile che il Carpi commetta questo tipo di errore. Basta guardare il modulo scelto da Castori per capire le intenzioni dei biancorossi. 4-4-1-1 significa voler presidiare ogni zona del campo, in fase di non possesso, con almeno due uomini per zona. Sulle fasce le coppie terzino-esterno, in messo il duo di centrocampo con l'aiuto di Matos a cui verrà chiesto parecchio sacrificio. Non sarà facile per il Milan trovare gli spazi in cui far diventare micidiali Cerci, Niang e Bacca. Probabile, anche, che siano gli stessi attaccanti di Mihajlovic a dover provare ogni tanto la giocata personale, l'uno contro uno, per saltare il diretto avversario e creare i presupposti per una situazione di superiorità numerica. Ancora una volta le fasce laterali devono essere la chiave del Milan. Abate e De Sciglio dovranno fornire ulteriori linee di passaggio ai centrocampisti e cercare di aiutare Bonaventura e Cerci. Dagli esterni possono arrivare cross interessanti dentro l'area di rigore, oppure cambi di gioco che se fatti in maniera precisa e con i giusti tempi potrebbero essere molto pericolosi. A proposito di tempi di gioco, il Milan dovrà cercare di giocare rapido e preciso per evitare di finire impantanato sulla trequarti campo. Qualcuno poi dovrà assumersi la responsabilità ogni tanto di cercare una giocata in verticale, a costo di rischiare qualcosa in contropiede.
Velocità di esecuzione, coraggio nelle scelte e tecnica individuale per rompere l'equilibrio. Non sarà semplice contro un Carpi voglioso di fare bene per la classifica e il prestigio, ma il Milan non può permettersi di continuare a camminare come rendimento in trasferta. Si deve cominciare a correre.