Alla fine a far festa è l'Empoli, che ora si porta a 21 punti e ottiene il decimo posto in classifica. Per l'Hellas, invece, la situazione si fa sempre più critica. Anche se oggi, alla prima in campionato di Gigi Del Neri, i gialloblù, sulla scia del secondo tempo di domenica scorsa a Frosinone, hanno mostrato segnali di risveglio, tornando a giocare da squadra. E questo è un segnale molto positivo per il neo tecnico, che, come anticipato ieri, ha portato alcune novità nella formazione. In primo luogo, il modulo, il 4-4-2, poi la presenza nella formazione titolare di Wszolek, finora poco utilizzato.

Quanto al match, nei primi 20 minuti succede poco o nulla, se non un colpo di testa di Toni e una decisa conclusione di Siligardi che sfiora l'incrocio. Ma al 23' ecco la prima vera azione pericolosa della partita, effettuata dall'Empoli: Maccarone, ben imbeccato da Saponara, centra Gollini con un tiro al volo, e anche pochi minuti dopo l'ex attaccante del Siena impegna il giovane portiere scaligero. Ma dieci minuti dopo inizia lo show di Skorupski: l'ex romanista prima è eccellente nello smanacciare un'inzuccata a colpo sicuro di Luca Toni su cross di Siligardi, mentre prima dell'intervallo intercetta prima un potente tiro di Viviani e poi un tentativo di Moras. Si va all'intervallo sullo 0-0. 

L'inizio della ripresa è tutto del Verona, che prova a portarsi in vantaggio, ma le azioni offensive sono poco efficaci e non creano particolari problemi a Skorupski. E al 61' per gli scaligeri arriva la doccia gelata: da un calcio di punizione angolato, Gollini è bravo a deviare, ma nulla può sul tap-in vincente di Costa, facilitato anche da un errore di Bianchetti: 0-1. Lo stesso Bianchetti, ex Empoli tra l'altro, cerca di riscattarsi, ma la fortuna non è dalla sua parte: un suo tiro colpisce in pieno il palo, col portiere azzurro completamente battuto. Dopo questa azione, i padroni di casa ci riprovano, ma senza riuscire a segnare. E la partita, piano piano, si addormenta. Finisce dunque 0-1 per l'Empoli. Per il Verona non è tutto da buttare, ma per la salvezza sarà ci vorrà una vera e propria impresa.