La Juve cresce, e insieme a lei anche Paulo Dybala. Arrivato in estate per una cifra importante, si temeva il flop al primo anno, visto il passaggio da una realtà a un'altra totalmente diversa. Ma il talento della Joya è venuto a galla, e oggi è uno dei leader tecnici della Juve che cresce, che diventa grande, che cerca di ritornare in corsa per il tricolore e sogna in Europa. Ieri Dybala ha parlato a Sky Sport, spiegando le ragioni della sua scelta: "Sono venuto qui per continuare a crescere e diventare sia un grande giocatore che un grande uomo. Cerco sempre di fare quello che dice il mister gara dopo gara. Ho la sua fiducia e dei miei compagni, do sempre il mio meglio".
Ora che i bianconeri hanno trovato l'assetto, è il momento di portare a casa risultati e obiettivi. La Joya ha le idee chiare: "Penso che abbiamo avuto un grande cambiamento rispetto all'anno scorso. Siamo arrivati in tanti giocatori nuovi e non è stato facile ripartire. Però adesso che ci siamo tutti abituati e sappiamo tutti quello che ci chiede di fare il mister. Sappiamo che dobbiamo lavorare su questa strada e sappiamo che se continuiamo così con tutta la voglia di andare avanti, penso che la Juve può arrivare più in alto possibile". E ora la strada percorsa sembra quella buona: "Stiamo facendo le partite giuste: le abbiamo affrontate allo stesso ritmo senza sottovalutare nessuno, questo ci ha portato a vincerle".
Il futuro più immediato per la Juve è la Lazio, venerdì sera all'Olimpicho di Roma: "Sarà una partita molto difficile, vorranno uscire da questo momento e li troveremo molto carichi. Contro la Juve poi tutte le squadre vogliono vincere. Affronteremo tuttavia la gara come abbiamo fatto contro Manchester e Palermo, per portare punti a casa". E a proposito dei rosanero, le emozioni sono state forti: "Tornare a Palermo è stato bello: in albergo ho trovato amici, ex compagni e gente che lavorava per la squadra, con me. Rivederli mi ha fatto davvero piacere. La partita l'abbiamo giocata bene nel corso dei 90', il risultato è stato giusto".
Ultimo pensiero per un compagno e amico Alvaro Morata, il cui periodo difficile si sta prolungando: "E' un grandissimo giocatore, contro il Milan è stato il primo ad abbracciarmi. Si vede da questo che tipo di persona è. Gli vogliamo tutti bene e quando entra dà il massimo. Tornerà a dare quanto ha dato nelle ultime partite dell'anno scorso, perchè lo vogliamo così e ci serve tanto".