Non fermarsi sul più bello. E' questo l'imperativo in casa Juve per il posticipo della domenica al Barbera contro il Palermo. La "remuntada" non è più un sogno, perchè i bianconeri sembrano aver ritrovato quella brillantezza che li ha contraddistinti in questi quattro anni di dominio incontrastato. Toro, Empoli e Milan domate, ora si vola in Sicilia per cercare di fare altrettanto e mettere la quarta in una sfida che però si presenta tutt'altro che semplice. I riflettori sono puntati sulla Joya, Paulo Dybala, protagonista indiscusso della primavera bianconera ed ex illustre della partita, talento cristallino che lo scorso anno ha fatto sognare il popolo rosanero con giocate da autentico fuoriclasse. Ora è dall'altra parte, con un'altra maglia, pronto a colpire per mandare in orbita la Juventus, ma Ballardini non ci sta ed è pronto ad usare qualsiasi mezzo per non fallire l'esordio casalingo sulla nuova panchina. Dopo un periodo estremamente negativo per i rosanero, il presidente Zamparini ha deciso nuovamente di mischiare le carte affidando la squadra all'esperto tecnico romagnolo, che nella prima ha stoppato all'Olimpico la Lazio, trovando un punto più che prezioso.
26 i precedenti tra le due compagini al Barbera: 12 volte i bianconeri hanno portato a casa l'intera posta in palio, 8 i pareggi e 6 le vittorie del Palermo. Questa sfida non termina però col segno "X" dalla diciassettesima giornata del campionato 1968-1969. Nel confronto della scorsa stagione i bianconeri si sono imposti per 1-0 in una partita equilibrata sbloccata da un sinistro a giro di Morata al 70'.
Allegri si affiderà ancora una volta al 3-5-2 con Buffon tra i pali, Barzagli, Bonucci e Chiellini nei tre di difesa. Lichtsteiner agirà sulla fascia destra, a centrocampo sarà con tutta probabilità Lemina ha ricoprire il ruolo di regista con Marchisio mezz'ala, a completare il reparto un Pogba in grande spolvero. Sulla fascia sinistra Evra contende un posto da titolare ad Alex Sandro, il migliore in campo nella sfida contro il Manchester City. In attacco dovrebbe essere schierato dal primo minuto Dybala, con uno tra Morata e Mandzukic al suo fianco.
Ballardini invece punta sul 4-3-1-2 con Sorrentino a difendere la porta, in difesa Struna sulla destra, Goldaniga e Gonzales centrali e Lazaar sulla sinistra. A centrocampo certo l'impiego di Jajalo, con Rigoni, Hiljemark e Chochev che si contengono le restanti due maglie da titolare. Sulla trequarti agirà Brugman dopo la buona prestazione all'Olimpico, in attacco Vazquez e Gilardino cercheranno di bucare Buffon.